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Week end con il marrone di San Zeno Dop

Week end con il marrone di San Zeno Dop Stefano Bonafini nuovo presidente del Consorzio. Le novità per l’attesa kermesse che coinvolge i ristoranti con menu a tema

Week end con il marrone di San Zeno Dop

Stefano Bonafini nuovo presidente del Consorzio. Le novità per l’attesa kermesse che coinvolge i ristoranti con menu a tema

Tre week end di festa a San Zeno di Montagna, amena località con vista mozzafiato dall’alto sul lago di Garda, per valorizzare – anche a tavola – il marrone: 19-20 ottobre: 26-27- 31 ottobre e 1-2-3 novembre 2024.

 La 21. edizione della Festa del Marrone di San Zeno Dop, quest’anno parte alla grande, con la novità dell’installazione del padiglione dei sapori del Monte Baldo.

Non più, quindi, singole casette ma una struttura al coperto con postazioni in cui si potranno acquistare i marroni direttamente dai produttori in retine chiuse con apposito sigillo, degustarli arrosto o lessati oppure come ingrediente principale di piatti tipici accompagnati dalla birra alle castagne e dai vini locali.

Non mancherà il minestrone di marroni, ricetta tradizionale a base di verdura e fagioli e gli onnipresenti e saporiti marroni.

La produzione si prospetta ottima per qualità. Soddisfatto il neo presidente del Consorzio di Tutela del Marrone di San Zeno Dop, Stefano Bonafini, 43 anni, motivato castanicoltore, allevatore di bovini da latte e da carne oltre che proprietario di una malga con agriturismo (aperti in estate) e tra i fondatori della Pro loco.

“Il clima di quest’anno – dice Bonafini – ha premiato la qualità e la pezzatura del prodotto, grazie alle piogge estive e settembrine.

La raccolta dei marroni, iniziata in alcuni tratti con altitudini più basse, è leggermente in ritardo rispetto agli scorsi anni per il clima di ottobre.

La produzione dei soci del Consorzio si dovrebbe attestare sui 200 quintali, quasi tutti biologici, coltivata in circa duecento ettari in alcuni comuni, a partire da San Zeno di Montagna, situati dai 250 ai 900 metri di altitudine nella zona compresa fra il Lago di Garda e il Monte Baldo, in provincia di Verona”.

Stefano Bonafini, sostituisce lo storico presidente del Consorzio, Simone Campagnari che ha passato il testimone, nell’ambito di un ricambio generazionale che ha coinvolto in primis i soci ed alcuni componenti del consiglio del Consorzio.

 “A nome mio e del Consiglio  – sottolinea Bonfanini – va il riconoscimento e il ringraziamento per l’impegno e la passione profusa da Stefano Campagnari in questi anni.

Barra dritta sull’obiettivo finale che è quello di proseguire la tradizione del lavoro del castanicoltore con nuove idee e progetti tra cui lo sviluppo di una filiera della lavorazione e confezionamento dei marroni raggruppata in un’unica nuova struttura”.

Alla presentazione del ricco calendario della festa delle castagne sono intervenuti Maurizio Castellani, sindaco di San Zeno in Montagna e l’assessore al turismo e all’agricoltura Elisa Castellani che hanno sottolineato il forte legame con il territorio e con le tradizioni locali.

Il frutto e la raccolta

Il marrone si presenta con una forma ellissoidale e con una caratteristica buccia sottile, lucida e di colore marrone chiaro con striature più scure.

Dopo la raccolta, che può essere realizzata a mano o con mezzi meccanici, i marroni sono tolti dai ricci e inseriti in un contenitore d’acqua per nove giorni durante i quali avviene una leggera fermentazione che fa maturare i frutti (Novena).

I marroni asciugati e calibrati vengono scelti e inseriti in apposite reti chiuse con il sigillo del Consorzio ed etichettatura con tracciabilità del prodotto. Indicazione del prodotto biologico.

Il castagno è una pianta longeva che può anche raggiungere i mille anni. L’introduzione e l’acclimazione del castagno risalgono a un’epoca molto remota (pollini risalenti all’età del bronzo 1000 a.C.).

Alle castagne e marroni vengono attribuite straordinarie capacità nutritive, in quanto ricchi di carboidrati, potassio, sodio, calcio, fosforo, ferro, acido folico. 

Il marrone in cucina 

Il marrone di San Zeno Dop è versatile in cucina e può essere consumato in piatti sia dolci che salati. I ristoranti della zona Taverna Kus, ristorante Al Cacciatore, Bellavista e Costabella, propongono fino al 10 novembre menu a base di castagne e marroni.

Alla Taverna Kus, nel tradizionale menu, sono inseriti prodotti locali come la carne di manzo di Sartori carni di Brenzone, cipolle e patate del Consorzio dal Cuore Veneto. Lo chef Stefano Lorenzi della Taverna Kus propone l’insolito antipasto marroni di San Zeno Dop e calamari: cialda ripiena di Marroni di San Zeno Dop e calamari, panbrioche di castagne, topinambur e tartare di Garronese Veneta.

Tortino di patate e cipolla. Per primo il minestrone  di marroni di San Zeno Dop nella pagnotta di pane; per secondo il cappone disossato ripieno di marroni di San Zeno Dop, tortino di verza e marroni, salsa al suo fondo, riduzione alla birra “Castanea”.

Insolito, goloso e peccaminoso il dessert: “Kurukukus” ovvero panettone prodotto dalla Taverna al marron glacé, cioccolato Guanaja 70% e albicocca candita con gelato artigianale.

Prodotto di nicchia la Garronese Veneta, commercializzata da Sartori Carni Luigi e Carlo assaggiatori professionisti), molto apprezzata dagli chef per la sua versatilità e tenerezza.

Pepi Dora, pure di nicchia, è la “Patata certificata QV”, (qualità verificata), nella linea delle gialle, le più utilizzate in cucina a cui si affiancano le patate rosse e bianche, per rendere più completa l’offerta.

Pepi Dora è frutto di un’agricoltura rigenerativa, basata su un’ottimizzazione dei consumi idrici, sulle energie rinnovabili, sulla minimizzazione dell’impronta ambientale, sulla valorizzazione del prodotto locale.

Del Consorzio dal Cuore Veneto, nel menu, sono utilizzare anche le cipolle dorate, molto versatili in cucina, ideali per le cotture lunghe sia in pentola che in forno e, grazie al calore, diventano dolci e delicate. Il programma completo su www.marronedisanzeno.it


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