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Vinta la battaglia per la tutela dell’Asiago DOP

La Commissione UE dopo ripetute sollecitazioni di Coldiretti ed europarlamentari italiani ha respinto l’assalto dei replicatori statunitensi del Consortium of Common Food Names.

Sotto questa sigla apparentemente bonaria si cela un gruppo che ha sede in Wilson Boulevard 2107 ad Arlington in Virginia.

Questa accozzaglia di contraffattori ha ripetutamente cercato di registrare nella Gazzetta Ufficiale del Cile i marchi Asago, Bologna e Parmesan e denominazioni di vini.

La Commissione UE aveva invitato i consorzi interessati dal problema a presentare opposizione formale appoggiando le legittime richieste.

Tutto ciò nell’ambito degli attuali negoziati per l’aggiornamento degli accordi tra Cile e UE.

Il formaggio Asiago DOP rimane solo italiano e non avrà repliche non certificate con questa dicitura.

L’eccellenza casearia prodotta in Veneto e Trentino non subirà lo scippo del suo prestigioso nome.

Il valore delle IGP nell’ambito della UE ammonta a 75 miliardi di euro e ammonta a più di un quinto il derivante dalle esportazioni al di fuori della Unione Europea.

Il commissario europeo per la agricoltura Janusz Wojciechowski ha sottolineato la perfida malafede che contraddistingue le varie domande presentate in molte nazioni.

Sono tutte finalizzate alla registrazione di marchi che compromettono il sistema di tutela e i prodotti IGP riconosciuti dalla UE.

Il Cile aveva introdotto un bollino nero nelle etichette per sconsigliare l’acquisto di prodotti italiani.

Si sospetta che dietro a questa squallida manovra ci fossero lobbies yankees non ultimo il famigerato Consortium of Common Food Names.

Ora il Cile ritirerà l’odioso bollino nero e non produrrà più finto Asiago per i pirati yankees.

Le lobbies alimentari yankees che producono in Usa e in altre nazioni che sono sotto la loro nefasta influenza avevano chiesto al governo di imporre tasse sulle importazioni di prodotti europei.

Lo scopo recondito era il favorire i falsi prodotti Made in Italy ed europei. Il ridicolo e pericoloso ex presidente le aveva accontentate prendendo a scusa la vertenza Airbus/ Lockeed.

Queste inique e meschine misure sono state revocate dopo il vertice tenutosi in Inghilterra col neo presidente Biden ma non si deve abbassare la guardia.

L’ esercito dei pirati e dei falsificatori è sempre pronto ad agire e purtroppo gode di appoggi e connivenze in tutto il mondo.

Umberto Faedi


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Redazione

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