La seconda edizione di “Vin’ a Trani”, la manifestazione dedicata al vino nella città che con il vino si identifica da sempre, si apre con il seminario su “Architetture di Vino” sul tema delle cantine storiche del territorio, grande tradizione pugliese, scavate nel sottosuolo.
Domenica 29 novembre 2015, nella sala conferenze di Palazzo Covelli, in via Ognissanti, a pochi passi da Piazza Libertà nel centro storico di Trani, alle ore 10 si terrà il seminario «Architetture di Vino», organizzato dalla Commissione Cultura dell’Ordine degli Architetti della Bat (ndr: sigla della provincia metropolitana Barletta-Andria-Trani); il tema sarà principalmente quello delle cantine storiche del luogo, vere e proprie opere d’arte del sottosuolo, e verrà raccontato come la coltivazione dei vigneti, introdotta nel 1700, abbia trasformato il territorio.
Dalle 17:30 nei saloni dell’ottocentesco Palazzo Pugliese, in Corso Vittorio Emanuele, salotto buono della città, 24 cantine di produttori esporranno i loro prodotti: oltre Puglia, ci saranno vini dall’Abruzzo, dalla Campania, dal Friuli Venezia Giulia e dalla Lombardia.
Mentre i visitatori si diletteranno tra le postazioni degli espositori, a fronte del biglietto d’ingresso a 15 euro con diritto al calice, 7 euro per la degustazione e 4 euro per gli assaggini di food (c’è la possibilità di acquistare un carnet di ulteriori 7 ‘wine ticket’ al costo di 5 euro), saranno diffuse, come costante colonna sonora, le musiche di Astor Piazzolla, compositore argentino ma di sangue tranese.
È da sottolineare che nel titolo della manifestazione l’apostrofo è a forma di goccia vinosa, e nel logo il simbolo è una cattedrale fatta di calici, studio grafico per la valorizzazione del prodotto, marchio di fabbrica di un territorio.
Ideata e organizzata da Francesca de Leonardis, consulente enogastronomica, e Michele Matera, titolare del ristorante Corteinfiore, “Vin’ a Trani” è l’occasione per far tornare Trani ai fasti del passato, ma anche nell’auspicio che la città sull’Adriatico sia “visibile” 12 mesi l’anno senza interruzioni, non solo nella stagione turistica estiva.
Il partner sociale, come lo scorso anno, sarà “Made in Carcere”, l’iniziativa nata nel 2007 da un’idea di Luciana Delle Donne, fondatrice di Officina Creativa, una cooperativa sociale non a scopo di lucro, che dà lavoro alle detenute. Le donne impegnate nel progetto producono manufatti “diversa(mente) utili”, dalle borse agli accessori originali e colorati, come la tasca portacalice che, una volta conclusa la serata, potrà trasformarsi in borsetta.
Ultima curiosità. La scelta di Trani per la manifestazione non è casuale. Si chiamavano “I Trani”, infatti, quelle botteghe della Milano “da bere” degli anni ’60 dove si poteva mangiare e stare in compagnia. “Scolando barbera”, cantava Giorgio Gaber in una sua famosa canzone chiamata proprio “Trani a go go”, ispirata ai momenti passati insieme ad artisti come Dario Fo, Enzo Jannacci, Adriano Celentano, Lino Banfi, e tanti altri.
https://www.facebook.com/vinatrani/
Maura Sacher
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