Si è svolta sabato la cerimonia di premiazione del premio letterario “Nero su Bianco”, intitolato al poeta, scrittore e giornalista Mino De Blasio. Mino, nato a San Marco dei Cavoti (BN), dopo la sua morte, nel 2010, ha riunito nel suo ricordo famiglia, amici, e soprattutto amanti della cultura.
Il Premio, nato appena quattro anni fa, per questa edizione ha registrato una notevolissima partecipazione. Oltre 330 le opere, provenenti da ogni parte d’Italia e anche dall’estero, inviate all’attenzione della Giuria, che le ha attentamente vagliate assegnando, all’unanimità, il primo premio per la miglior opera edita alla giovanissima Ludovica Fabiani (17 anni) di Cascia (Perugia), con il romanzo “Il momento di sorridere”; secondo premio a Edo e Gigi Imperatrice di San Giorgio a Cremano (Na) con il testo “Il vestito usato…quasi un giallo”, mentre il terzo premio è andato a Michelangelo Bartolo di Roma con l’opera “Sognando l’Africa in Sol Maggiore”.
Per la sezione poesia a tema libero i premi sono stati assegnati a Antonio Damiano di Latina, Rosa Bizzozzaro di Caserta e Gaetano Catalani di Ardore Marina (Reggio Calabria). L’ambitissimo premio della critica è stato conferito al 22enne Sergio Mario Ottaiano di Marigliano (Na), autore del romanzo UN’UCRONÌA, per i tipi di Genesi editrice, che ha così portato a quattro il numero dei figli della Campania premiati. Significativa la motivazione della giuria per il premio assegnato ad UN’UCRONÌA: “Un’atmosfera sospesa ed evocativa è lo sfondo ideale per un’opera raffinata, ricercata ed elegante, in un rapporto dialettico tra narrazione e pittura, tra sogno e realtà. Un percorso intellettuale per riflettere, senza retorica e con moderna sensibilità, sulla complessità della vita e sul potere evocativo della scrittura”.
Il libro racconta la storia di un individuo costretto ad affrontare i demoni del proprio passato. Ucronìa, termine derivante dal greco, vuol dire nessun tempo. Indica ciò che sarebbe potuto accadere se un fatto storico, un avvenimento importante e significativo, fosse andato diversamente. Un susseguirsi di bivi, di strade non percorse, di alternative e di scelte caratterizzano il libro di Sergio Mario Ottaiano, che sin dalle prime righe prende per mano il lettore e lo conduce con sé in una serie di avventure dello spirito, catapultando il lettore in un vortice di sensazioni ed emozioni familiari ma che spesso si nascondono nel profondo dell’ anima.
L’abilità di scrittura del giovanissimo autore sta proprio nel riuscire a far emergere tali emozioni con una chiarezza e una forza incisiva non comune. Un’ Ucronia mostra subito la ricca e stratificata cultura dell’autore a dispetto della giovanissima età, regalando al lettore una prova di scrittura decisamente riuscita, che si segnala per l’ardita costruzione innovativa di una tesi tanto nuova, quanto consapevole della tradizione da cui discende e, quindi, erudita e raffinata. L’assegnazione del premio, conferma il valore del romanzo e del suo scrittore che si sta facendo strada nel campo letterario a suon di consensi, recensioni positive e approvazioni.
Per saperne di più:
https://www.facebook.com/unucronialibro?fref=ts
Maddalena Venuso
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