La parola ai produttori

“Una notte da re: la magia della Notte dei Culatelli”

"Una notte da re: la magia della Notte dei Culatelli"

“Una notte da re: la magia della Notte dei Culatelli”

L’Antica Corte Pallavicina ha nuovamente incantato i palati e i cuori degli ospiti con la quindicesima edizione della “Notte dei Culatelli”. Una serata all’insegna dell’eccellenza, della solidarietà e dell’atmosfera unica del maniero affacciato sul Po.

I fratelli Spigaroli, insieme a Benedetta e Antonia, hanno accolto un parterre di ospiti d’eccezione, tra cui giornalisti, chef stellati e appassionati del buon cibo. L’aperitivo tra gli orti, un vero e proprio percorso del gusto dedicato al maiale in tutte le sue declinazioni, ha fatto da preludio a una cena raffinata e a un talk show coinvolgente.

Protagonisti indiscussi della serata sono stati i premiati: Riccardo Monco, chef dell’Enoteca Pinchiorri, Silvano Brescianini, presidente del Consorzio Franciacorta, e Roel Vaeyens, in rappresentanza del Parma Calcio 1913. Non sono mancati i riconoscimenti agli Ambassatori Antica Corte Pallavicina, realtà che promuovono i salumi Spigaroli in Italia e nel mondo.

Come da tradizione, parte del ricavato è stato devoluto in beneficenza. Quest’anno, il sostegno è andato al Banco di Solidarietà di Polesine Zibello e al progetto Cascina Ri-Nascita, dedicato all’accoglienza e alla formazione di donne vittime di violenza.

Un tuffo nel passato con Edoardo Raspelli

Un tocco emozionante è stato dato dalla presenza di Edoardo Raspelli, che ha condiviso con il pubblico aneddoti e ricordi legati alla sua lunga carriera e al suo primo incontro con Massimo Spigaroli.

La “Notte dei Culatelli” si conferma un appuntamento imperdibile per gli amanti della buona cucina e della solidarietà, un evento che valorizza il territorio e promuove l’eccellenza del made in Italy.


Particolare l’emozione di Edoardo Raspelli: “Sono entrato al Corriere d’Informazione, edizione del pomeriggio del Corriere della Sera, a 22 anni, nel 1971, dopo due anni di collaborazione. Al mio fianco Walter Tobagi, Ferruccio De Bortoli, Gian Antonio Stella, Vittorio Feltri… Nel 1975 su ordine di Cesare Lanza affiancai la cronaca nera con la critica ai ristoranti ed il segretario di redazione del Corriere della Sera, Luciano Micconi mi disse “Perchè non vai a provare il ristorante di mio nipote, Massimo Spigaroli, al Cavallino di Polesine Parmense ?!” Ci andai, da inatteso cliente qualunque pagante e feci un articolo anche sul settimanale Corriere dei Ragazzi. Poi, Massimo Spigaroli finì anche nelle pagine del mio primo libro, nel 1977, 100 RISTORANTI TOP A MILANO E DA MILANO, poche pagine dopo il Sole di Maleo di Franco Colombani e prima del San Domenico di Imola di Gian Luigi Morini e Valentino Marcattilii… Quanti ricordi…”.


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