Diecimila visitatori per la settima edizione di Una Mole di Panettoni, dedicato a quelli artigianali, svoltasi al DoubleTree by Hilton al Lingotto di Torino, l’hotel dal design avveniristico, firmato Renzo Piano, che incorpora il primo nucleo della fabbrica Fiat.
La giuria, presieduta dal maestro pasticcere Giovanni Dell’Agnese, maestro del Gusto della Camera di Commercio di Torino, ha decretato i vincitori: Fornai Ricci di Montaquila (Isernia) per il panettone tradizionale torinese (basso); Posillipo Dolce Officina di Gabicce Monte (Pesaro Urbino) per il tradizionale milanese (alto); Infermentum di Stallavena (Verona) per il panettone creativo, e Pane 2000 di Salerno per la versione salata.
Il premio packaging istituito per la prima volta all’evento di Torino è andato a Infermentum, che porta così a casa due primi posti (e anche un terzo per la categoria tradizionale milanese). Singolare è la storia della pasticceria della provincia di Verona, nata quattro anni fa dalla passione di tre ingegneri e una laureata in marketing che hanno deciso di cambiare vita e iniziare un nuovo percorso. Il loro panettone creativo di fichi secchi, mele candite e noci ha superato tutti per l’equilibrio del gusto e la riconoscibilità delle materie prime. E il packaging semplice, ispirato alle confezioni di carta di una volta, ma rivisitato in spirito sostenibile, ha conquistato i giurati.
Posillipo Dolce Officina di Gabicce Monte è un laboratorio diventato un importante punto di riferimento nelle Marche: la filosofia a cui si ispira, che esalta gli ingredienti e la qualità del prodotto, è emersa in particolare nel classico panettone alto milanese, che ha sbaragliato gli avversari.
È la storia di una tradizione famigliare quella dei Fornai Ricci di Montaquila, vincitori nella categoria tradizionale torinese, che vanta decenni di storia e di vita dedicata all’arte bianca, alla tradizione e all’innovazione.
Il panettone con colatura di alici, capperi e pomodorini secchi del Panificio Pane 2000 di Salerno si è imposto nella categoria dei salati: una nicchia “eretica” per i tradizionalisti, ma che sta conquistando uno spazio sempre più importante.
Durante le due giornate si sono svolti incontri guidati dal giornalista Alessandro Felis, una vetrina fondamentale per conoscere di persona i maestri pasticceri che da tutta Italia portano ogni anno a Torino novità e ricerca in fatto di arte dolciaria artigianale.
La collaborazione con Eataly ha permesso di approfondire, tra l’altro, i temi culturali legati alle abitudini di consumo del panettone, oggi non più limitate al periodo natalizio, ma dilatate anche nei mesi estivi.
La partecipazione di Baileys, la famosa Irish Cream che quest’anno è stata main sponsor, ha attirato l’interesse dei visitatori, che hanno potuto degustare le diverse versioni del liquore dolce irlandese, dalla classica Baileys Original a quella più golosa Baileys Chocolat Luxe, fino all’ultima nata Almande senza lattosio.
Soddisfazione anche per Casa Oz, alla quale era dedicata la beneficenza dell’edizione 2018. Dal 2007 ad oggi Casa Oz a Torino ha arricchito la propria esperienza in risposta ai bisogni delle famiglie che vivono situazioni di malattia e disabilità, mobilità sanitaria o ricoveri presso strutture sanitarie, diventando un punto di riferimento fondamentale per il territorio.
Piera Genta
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