Una lunga e calda estate, siccità e demanio balneare
L’estate del 2022 sarà ricordata principalmente per la inquietante siccità, la caduta del governo e per le elezioni che si svolgono per la prima volta in Settembre.
Ci sono altre peculiarità che connotano questo afoso e quasi insopportabile periodo.
A Sanremo in una gelateria è apparso un cartello che chiedeva di pagare 50 centesimi in più per chi usa il pos.
Assolutamente fuori norma. E il bello è che uno dei due titolari dell’attività è commercialista…..
Molti i post di persone da svariate località che si lamentano per i prezzi alti dei lettini, degli ombrelloni e del cibo che viene servito nei bagni.
Conti molto salati che contrastano con gli alti ricavi degli stabilimenti. E in questa estate continua la querelle sulle concessioni demaniali marittime che il governo dimissionato ha deciso di non affrontare concedendo una proroga fino al 2023.
Sono in tutto 26689 i concessionari delle spiagge italiane e versano annualmente una media di 115 milioni di euro di canone.
Il volume dei loro affari ammonta a 15 miliardi. 21581 concessioni che rappresentano il 70 % del totale pagano circa 2500 euro all’anno, poco più di 200 euro mensili.
E secondo l’Agenzia delle entrate due gestori su tre non dichiarano al fisco il dovuto. Le concessioni coprono in media oltre il 43 % dei tremila chilometri di coste italiane.
In alcune regioni quali Emilia Romagna, Toscana e Marche la percentuale oscilla tra il 60 e il 70 %.
In alcune località si arriva al 90 % come in Versilia e a Ostia per oltre 3 chilometri non si vede il mare….
Gli stabilimenti più costosi pagano canoni ridicoli al demanio.
In Costa Smeralda la media è di 312 euro all’anno. I bagni più esclusivi a fronte di incassi milionari a fine stagione versano nelle casse dello stato poche migliaia di euro.
È evidente che è necessaria una drastica revisione dei canoni e il controllo dei ricavi degli stabilimenti balneari.
Affitti irrisori pagati per privatizzazioni di fatto del demanio pubblico che si tramandano da decenni.
I gestori pretendono eventuali indennizzi in caso di aste europee dopo aver lucrato per anni e aver costruito strutture non autorizzate: solo il 29 % delle bellissime coste italiane è intatto. Una dolce e buona notizia per chiudere.
Il miglior gelato del mondo è italiano.
A Venezia il Maestro Gelataio Marco Venturino ha vinto il Gelato World Ranking Festival. Ha sbaragliato 5000 colleghi provenienti da tutto il mondo con il Liguretto e Bocca di Rosa, omaggi alla Liguria sua terra di nascita.
Liguretto è realizzato con limoni della Riviera Ligure e basilico genovese DOP e Bocca di Rosa con cioccolato bianco e acqua di rose proveniente dal Parco dell’Antola il cui territorio è compreso nella città metropolitana di Genova.
Umberto Faedi
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