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Una Gemma a Ca’ Lustra
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Siamo nel cuore dei Colli Euganei in località Faedo, sulle pendici del Monte Venda, da Cà Lustra, un’azienda oggi guidata da Marco Zanovello e dalla sorella Linda per conoscerli un pò meglio, aprire insieme qualche bottiglia e capire come un custode di vitigni e territorio si muove per proporre i suoi vini a ristoratori e consumatori.
Cà Lustra è una realtà viticola di circa 40 ettari di cui 15 riservati al bosco, agli uliveti ed al pascolo.
Marco e Linda hanno raccolto il testimone lasciato dal papà Franco vulcanico e visionario vignaiolo che ha contribuito non poco a far crescere la consapevolezza delle potenzialità produttive ed enologiche dei Colli Euganei. Marco è un tecnico preparato, curioso ed appassionato e questa sfida l’ha presa in modo serio continuando a studiare, sperimentare, ed a confrontarsi con tutti gli altri produttori del comprensorio.
Qui i suoli hanno caratteristiche geologiche molto diverse anche a brevi distanze.
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Esposizione ed altitudine, come in tutti gli Euganei, contribuiscono inoltre a definire chiaramente le specifiche vocazionalità di ogni singolo areale.
Se oggi questi sono luoghi di elezione anche per i Moscati secchi e dolci, per il taglio bordolese, per l’Incrocio Manzoni e per tutte le declinazioni della Glera a partire dal Serprino, la famiglia Zanovello non ha mai abbandonato le matrici viticole storiche dei Colli Euganei proprio a partire dalla Pedevenda, dalla Vernanzina, dalle Corbine fino a Cavrara e Pattaresca.
Vitigni che sono ospitati in uno dei campi di conservazione più importanti del Veneto per numero e varietà di vigne presenti. Si tratta del vigneto sperimentale didattico di Villa Alessi, voluto da Franco Zanovello e dal cognato Ivano Giacomin con il supporto tecnico dell’Istituto Sperimentale per la Viticoltura di Conegliano oggi CREA.
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Una collezione ampelografica che fa da sintesi sia dei vitigni originali dei Colli che anche dei vitigni italiani più storici e caratteristici, arrivando a 154 diverse accessioni composta ognuna da 25 piante. Tutto questo ai piedi del Monte Venda.
Marco sottolinea che nel medioevo il complesso delle colline Euganee era chiamato Pedevenda e che successivamente la vite vi si diffonde ampiamente tanto che il vino assume grande importanza commerciale visto che la Concola di Pedevenda, che valeva circa 30 litri, rimane per lungo tempo come misura di capacità per il vino nei documenti padovani. L’uva ha una buccia piuttosto sottile, ci spiega, di un bel colore giallo dorato a maturazione, colore che ritroviamo anche nel vino finito.
Se al naso si apre con sentori di lavanda e rosa in bocca ritroviamo invece la mela con note evidenti di albicocca matura sostenuta però da una personalità netta e decisa.
Con noi degusta anche Damiano Meroi fondatore di Gemma.Wine una giovane e dinamica azienda che distribuisce vini di forte personalità in tutta Italia e da oggi anche quelli di Cà Lustra.
“Gemma è un nome che significa germoglio e gioiello: due significati che si fondono in un solo concetto, racconta Damiano, un piccolo nucleo vitale dal quale tutto ha inizio e al quale tutto ritorna.
Un percorso che si dirama in ogni direzione, rivelando infinite e affascinanti sfaccettature.”
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Sfogliando il loro ricco catalogo ritroviamo vini e produttori che confermano il progetto di Damiano che poggia su valori forti come integrità, coerenza, capacità di innovare e di osare con indipendenza e lungimiranza facendo scoprire sempre nuove storie e nuovi territori.
“Ognuno dei vini e degli spiriti che selezioniamo, spiega ancora Meroi, racconta i sogni e il coraggio di produttori che come noi percorrono la propria strada, alla ricerca della perfezione.
Esprime la cultura di luoghi unici al mondo, in tutti i continenti, parlando un linguaggio universale.
Affonda le sue radici in tradizioni secolari, affetti familiari, tenute gelosamente conservate rispettando la natura e il territorio, come si respira qui a Cà Lustra dove nuovi stimoli non mancano mai come la sperimentazione che stanno facendo con l’alberello.”
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“L’alberello, racconta Marco Zanovello, è il sistema di allevamento della vite tradizionalmente usato nei territori caldi dell’Italia meridionale, in Sardegna, Sicilia, Puglia e in alcune zone della Liguria di Ponente; esso, infatti, adatta la vite a condizioni ambientali molto difficili sia causa della carenza d’acqua sia per suoli a bassa fertilità.
La produttività è limitata dal contenimento vegetale imposta da tale forma di allevamento, circa un chilo d’uva per pianta, ma nel contempo la pianta ben resiste alle siccità estive, producendo ottima qualità d’uva anche con limitati apporti nutrizionali dal suolo.
Noi da tempo sperimentiamo tale forma di allevamento anche se in pochi esemplari sul versante orientale del Venda, rilevando soddisfacenti risposte, in particolare sulla qualità delle uve prodotte e sulla capacità di vegetare su suoli particolarmente poveri e/o scheletrici.
Una prova fatta considerando che il cambiamento climatico tende sempre più verso regimi pluvio-termici estremi (pseudo desertificazione) anche nelle nostre regioni, potrà fornire dati interessanti per estendere tale forma di allevamento nell’ambiente euganeo, riducendo la necessità sempre più sentita degli impianti d’irrigazione”.
Un’azienda che dopo essere stata in prima fila nell’introduzione dei protocolli biologici nell’ambito Euganeo, oggi è custode dell’originalità viticola di questo comprensorio ed un laboratorio permanente nella ricerca di metodi di coltivazione/produzione più rispettosi dell’ambiente.
Una vera”Gemma” dei Colli
Il viaggio continua…
Aldo Lorenzoni
Foto di Gianmarco Guarise
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Cantina Ca’ Lustra Zanovello
Via San Pietro 50
Faedo di Cinto Euganeo
35030 Padova
Tel: +39 0429 94128
e-mail: info@calustra.it
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