In data 27 aprile 2020, è stato sottoscritto ed inviato al Governo il testo di un protocollo nazionale “Accoglienza sicura” a firma di Federalberghi, Confindustria Alberghi ed Assohotel finalizzato ad offrire le garanzie della serietà del settore nella prevenzione contro la diffusione del Covid 19 nelle strutture turistico ricettive.
Il protocollo, con il dettaglio delle procedure che le aziende si impegnano ad adottare in vista della riapertura delle attività, è stato redatto da un gruppo di esperti composto da imprenditori, dirigenti e consulenti, in rappresentanza delle diverse tipologie di strutture (catene alberghiere e hotel indipendenti, piccole e grandi strutture, annuali e stagionali, etc.). Il protocollo, a cui ha collaborato anche la Croce Rossa Italiana, ha avuto la supervisione del professor Pierluigi Viale dell’Università di Bologna, direttore dell’Unità Operative Malattie Infettive del Policlinico di Sant’Orsola.
Hanno partecipato ai lavori anche esponenti delle associazioni di albergatori di Francia, Spagna, Usa, Grecia, Argentina e Croazia.
L’obiettivo del Protocollo è di tutelare la salute degli ospiti nonché dei dipendenti negli alberghi, in tutte le diverse attività in cui si può articolare il lavoro in hotel.
Il documento, di 29 di pagine (http://www.confesercenti.ar.it/wp-content/uploads/2020/05/protocollo_accoglienza_sicura__27_04_20.pdf), è diviso in 8 parti e riguarda minuziosamente ogni aspetto dell’accoglienza e del soggiorno, e contempla nel massimo dettaglio tutte le operazioni che il personale deve mettere in atto per la sicurezza sanitaria propria e dei clienti.
Dal ricevimento, con segnaletica della delimitazione degli spazi per fare rispettare il distanziamento e controllo sull’uso degli ascensori, i cui pulsanti dovranno essere puliti frequentemente, come almeno due volte al giorno tutti gli elementi che negli spazi comuni, saloni, corridoi, scale, etc., vengono a contatto ripetuto con gli ospiti.
Dalla pulizia delle camere, pavimenti, mobilio, suppellettili e tutte le superfici di contatto, come i telefoni ed i telecomandi, e incluse le prese e le griglie di ventilazione, alla sanificazione delle chiavi delle stanze ad ogni cambio di ospite.
Dalle disposizioni sulla preparazione degli alimenti con le raccomandazioni del massimo livello di precauzione ed igiene negli ambienti delle cucine, alla somministrazione di pasti e bevande, possibilmente con servizio al tavolo e alla carta, evitando il servizio a buffet in caso non possa essere garantito il distanziamento ed evitato l’affollamento. In questi casi è previsto l’uso di mascherine e di guanti sia per il personale di sala sia per l’ospite che si serva da sé per esempio alle macchine dispensatrici di bevande. Fatte, comunque salve le indicazione di igienizzare le mani prima di entrare in sala.
Del resto, il protocollo prevede postazioni di gel disinfettante in ogni ambiente di passaggio.
Il documento termina con alcuni specifiche capitoli dedicati ai dispositivi di protezione per il personale che devono essere disponibili presso la Reception, ed alle procedure da eseguire in caso di casi confermati di covid-19 che si manifestino durante il soggiorno.
Quando il Governo giudicherà sostenibile la situazione, gli alberghi saranno pronti a ricevere i loro ospiti con la massima attenzione ed in tutta sicurezza.
Maura Sacher
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