A Bologna parte un progetto per favorire l’integrazione sociale delle persone con la sindrome di Down o altri handicap attraverso corsi di cucina di vario livello. L’idea è nata dalla rivista enogastronomica La Gazzetta del Gusto.
“Un futuro da Chef – Brigate del Cuore” è un progetto nato dal desiderio di favorire l’integrazione sociale delle persone con la sindrome di Down o altri handicap. Il format, che parte da Bologna ma si replicherà anche in altre città, prevede corsi di cucina di vario livello per aiutare i ragazzi ad acquisire una serie di competenze, preziose sia a livello professionale che per accrescere l’autostima.
L’idea nasce dalla rivista enogastronomica La Gazzetta del Gusto e, a Bologna, è stata accolta con entusiasmo dall’Associazione GRD Bologna Genitori Ragazzi Down e dalla scuola Otto in Cucina, che metterà a disposizione ampi spazi e docenti qualificati.
Due i corsi in programma. Il primo dal titolo “Torte decorate con cioccolato plastico” è fissato per mercoledì 9 gennaio alle 17.00 mentre il secondo si terrà giovedì 17 gennaio (sempre alle 17.00) e sarà dedicato a “Sfoglia: tagliatelle e tortelloni”, un classico della cucina emiliano-romagnola.
“Il progetto de La Gazzetta del Gusto – ha detto Antonella Misuraca, presidente e responsabile Progetti dell’Associazione GRD Bologna Genitori Ragazzi Down – ci è piaciuto subito perché riteniamo che la cucina possa essere un ottimo ausilio per facilitare lo sviluppo delle potenzialità dei ragazzi Down o con altri handicap. È un’occasione per mettersi in gioco, crescere nelle competenze ed, eventualmente, far immaginare un lavoro che li appassioni”.
Ogni allievo avrà una propria postazione di lavoro con tutti gli attrezzi di cucina affinché si senta protagonista del lavoro e sarà affiancato dagli educatori dell’associazione Genitori Ragazzi Down. La scuola Otto in cucina si trova a Bologna in via del Giglio 25/2 ed è una realtà di primo livello nella formazione gastronomica con oltre 500 metri quadri a disposizione, ha già formato migliaia di italiani e stranieri.
Grazie per aver letto questo articolo...
Da 15 anni offriamo una informazione libera a difesa della filiera agricola e dei piccoli produttori e non ha mai avuto fondi pubblici. La pandemia Coronavirus coinvolge anche noi. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati, in questo periodo, è semplicemente ridotta e non più in grado di sostenere le spese.
Per questo chiediamo ai lettori, speriamo, ci apprezzino, di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di lettori, può diventare Importante.
Puoi dare il tuo contributo con PayPal che trovi qui a fianco. Oppure puoi fare anche un bonifico a questo Iban IT 94E0301503200000006351299 intestato a Francesco Turri