Nel nuovo Millennio, ogni volta si avvicina la Pasqua, ci si trova trascinati e coinvolti nel vortice mediatico attivato da vari movimenti ecologisti per bandire l’agnello dalle tavole della Festa, ma quest’anno c’è qualcosa di più.
Si è mossa Greta, la sedicenne svedese Greta Thumberg, convinta vegana da imporre il veganismo ai suoi genitori, e dietro a lei uno stuolo di ribelli alle condizioni climatiche del nostro pianeta imputate ai governi di tutti i Paesi del mondo.
Gli ecologisti sono alleati agli animalisti quando si tratta di avversare il consumismo e soprattutto lo sfruttamento degli allevamenti intensivi che scaricano nell’atmosfera i peggiori effluvi, aggiunti agli effetti inquinanti dello sviluppo industriale.
Certamente restiamo stravolti dai reportage sugli allevamenti degli animali da macello, che mettono in evidenza le «bestialità» degli umani nel trattamento degli animali in loro custodia. Ci fanno vedere le più disgustose stalle e le più raccapriccianti immagini della soppressione di agnelli, tanto che in molte famiglie la tradizione pasquale viene contestata e il menu della Festa rivoluzionato. E altrettanto anche il menu in ristorante è sempre più «lamb free».
La tradizione di consumare l’agnello per Pasqua deriva dalla Festa ebraica del “pessach” che vuole ricordare la liberazione dalla schiavitù in Egitto con il passaggio del Mar Rosso ed è il simbolo di sacrificio per eccellenza, donando a Dio ciò che si possedeva di più prezioso. La religione cristiana ha ripreso la sacralità del rituale, associando all’agnello il sacrificio di Gesù che si è lasciato immolare sulla croce.
Al di là di ogni credenza, religiosa od ecologica, e di ogni gusto personale, pare ormai accertato che siamo nel pieno di un’epoca in cui tutte le tradizioni sono disattese, in nome di un senso di libertà di pensiero in cui le minoranze dominano la politica, estendendo la sensazione ad altre situazioni che spadroneggiano.
Nonostante le nostre opinioni, auguriamo a tutti i lettori i migliori Auguri di trascorrere nel migliore dei modi questa Festa.
Maura Sacher
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