Tribuna

Torri del Benaco, una delle perle del Lago di Garda

Torri del Benaco, una delle perle del Lago di Garda

Torri del Benaco, una delle perle del Lago di Garda 

La famiglia Margesin, titolari del Resort Cape of Senses di Torri del Benaco

La splendida località della sponda orientale del lago si arricchisce (l’apertura sabato 8 luglio) di nuovo esclusivo resort: il Cape of Senses con due ristoranti a la carte: “Al Tramonto” che proporrà una cucina gourmet e l’osteria “La Pergola” che punterà sui piatti della tradizione. L’executive chef sarà il vicentino Francesco Pavan con un currciculum prestigiosissimo alle spalle.

Confermata la data: sabato 8 luglio. Il Lago di Garda si arricchirà di un nuovo esclusivo Resort 5 stelle lusso: il “Cape of Senses” di Torri del Benaco, località Albisano. Ne avevamo parlato lo scorso mese di maggio. Mancava solo il nome dell’executive chef dei due ristoranti (“Al Tramonto” e “La Pergola”). Sarà il vicentino Francesco Pavan con un currciculum prestigiosissimo alle spalle.

Francesco Pavan, chef dei due ristoranti Al Tramonto e La Pergola

“Cape of Senses” punta a diventare uno dei migliori hotel dove trascorre una vacanza da … mille e una notte sul Lago di Garda con 55 suites, 15 mila metri quadrati di superficie, una grande SPA con due piscine, due ristoranti, 450 metri quadrati di ambiente acquatico e un panorama mozzafiato sul Lago di Garda.

La magia del lago di Garda che ha affascinato poeti e scrittori

Un luogo magico il Lago di Garda conosciuto ai tempi di Dante come Benàco («Suso in Italia bella giace un laco, a pié de l’Alpe, che serra Lamagna sovra Tiralli, c’ha nome Benàco» – XX Canto dell’Inferno). Un angolo di paradiso famoso in Italia e nel mondo per quel clima mediterraneo, dolcissimo, che ha fatto sognare e ammaliato con il suo fascino poeti, scrittori, viaggiatori: da Virgilio a Catullo, da Kafka a Nietzsche. Per non parlare di Gabriele D’Annunzio e di Goethe che nel suo «Italienische Reise» (Viaggio in Italia, 1786) rimase affascinato dalle bellezze del Benàco: “Kennst du das Land wo die Zitronen blühen, / Im dunklen Laub die Goldorangen glühn, / Ein sanfter Wind vom blauen Himmel weht, / Die Myrte still und hoch der Lorbeer steht?» (Conosci tu il Paese dove fioriscono i limoni? E tra le foglie cupe brillano le arance d’oro? Una brezza lieve dal cielo azzurro spira. Il mirto è immobile, alto è l’alloro.) 

Un rifugio ideale per vivere una vacanza all’insegna del relax e del benessere

La zona lounge del Resort Cape of Senses di Torri del Benaco

Un rifugio ideale per vivere una vacanza all’insegna del relax, del benessere e dell’enogastronomia. Il Resort Cape of Senses (Adults Only, da over 14 anni), con pernottamenti minimo di tre notti, promette di soddisfare i cinque sensi, attraverso una cucina sostenibile ed eccellente, una cura meticolosa del corpo e dell’anima, vivendo in mezzo alla natura e ammirando il lago dall’estremità Nord fino a quella a Sud.

Il tema della sostenibilità avrà un ruolo centrale, dalla produzione di energia sostenibile al concetto culinario, incentrato su prodotti regionali e accuratamente selezionati. L’hotel si svilupperà su tre piani e le grandi vetrate, all’ingresso e nella zona bar, avranno il compito di trasportare la natura nello spazio interno.

Due piscine, palestra, quattro suite con piscina privata, giardino e parco acquatico

Il Resort Cape of Senses di Torri del Benaco- sarà inaugurato l’8 luglio

L’Hideaway Cape of Senses (Adults Only) oltre alle due piscine offrirà ai propri ospiti due suite con piscina privata 6×3 metri su di una terrazza di 100 metri quadrati e altre due suite con una Jacuzzi su di una terrazza di 80 metri quadrati. Inoltre, queste quattro suite saranno dotate di una struttura mobile per dormire guardando le stelle.

La SPA si svilupperà su due piani, di fronte a un giardino di 10 mila metri quadrati con olivi secolari. Ci sarà una zona Health & Beauty con una vasta selezione di trattamenti viso e corpo olistici, con sette salette a disposizione, un angolo Health Food, curato direttamente dallo Chef di Cape of Senses, e una grande SPA Library con limoni e ulivi dove rilassarsi e sentire i profumi della natura. Inoltre, a disposizione degli ospiti vi è una palestra 130 metri quadrati con vista panoramica e personal trainer, una Sala e una Piattaforma yoga all’aperto, per praticare e meditare immersi nel giardino.

All’ultimo piano del Resort: il ristorante “Al Tramonto” e l’Osteria “La Pergola”

All’ultimo piano i due ristoranti: “Al Tramonto” e l’osteria “La Pergola”, luoghi ideali per indimenticabili tramonti sul lago e per un piacere culinario di alto livello. La colazione e il pranzo saranno serviti sulla terrazza panoramica circondata da ulivi. L’orto e le erbe aromatiche dell’hotel forniranno gli ingredienti più freschi e anche la carta dei vini sarà legata ai produttori del territorio.

Alla guida dei due ristoranti ci sarà Francesco Pavan, vicentino, 30 anni, stella emergente dell'”haute cuisine” italiana con un prestigioso curriculum nel proprio palmares. Eclettico per indole, Francesco Pavan esprime la propria creatività attraverso uno stile fatto di ricerca e di tecnica. Uno stile che si caratterizza per l’estrema cura delle preparazioni basate sul concetto del “non sprecare nulla” in cucina selezionando i prodotti da allevameni e coltivazioni etiche e sostenibili, sfruttando anche l’orto e le erbe aromatiche dell’hotel che forniranno degli ingredienti sempre freschi. Una cucina creativa, ma con un gusto e un’impronta ben riconoscibili.

Una nuova stimolante sfida per il talentuoso chef vicentino

Francesco Pavan affronta così una nuova, stimolante sfida sulle rive del lago di Garda con l’intento di coronare una già intensa e prestigiosa carriera con la definitiva consacrazione nonostante la giovane età. Pavan aveva iniziato il percorso formativo come pasticciere all’Antica “Osteria Cera” di Lughetto, Campagna Lupia (Venezia) e poi presso il “Ridotto”, sempre a Venezia. Da quel momento altre sfide impegnative come l’esperienza accanto al pluristellato Heinz Beck alla “Pergola” dell’Hotel Rome Cavalieri (Roma) e al Castello di Fighine (Siena) e quella al ristorante “Armani” Hotel di Milano. Poi ancora a Parma al ristorane “Inkiostro” con Terry Giacomello, per una cucina d’avanguardia. E poi sous chef al ristorante “Oro” del Belmond Hotel Cipriani all’isola della Giudecca (Venezia) con Davide Bisetto, fino al Rosapetra Spa & Resort di Cortina d’Ampezzo (Belluno). Ultima esperienza, in ordine cronologico, in Val d’Aosta, a capo del progetto culinario del rinnovato Crest Alpine Lodge & Spa di Champoluc.

Tradizione, stagionalità, autenticità dei sapori e degli ingredienti

Presso i due ristoranti del Cape of Senses, “Al Tramonto” e “La Pergola”, il talentuoso chef vicentino sfrutterà quello che le sponde del lago sono in grado di offrire, in una miscela di tradizioni culinarie che si tradurrà in piatti tradizionali e innovativi.

“Obiettivo principale – ha dichiarato – sarà far star bene l’ospite offrendo un’esperienza unica, attraverso una cucina onesta e rispettosa, audace ed essenziale, tradizionale e innovativa. Al Cape of Senses – ha aggiunto  – vorrei offrire la possibilità di assaporare l’immensa varietà di gusti, prodotti, abbinamenti e tradizioni regionali che la cucina e il territorio italiano offrono, declinandoli in diverse sfumature, a seconda che ci si trovi all’osteria o al ristorante.”

“Pongo al centro la tradizione, la stagionalità, l’autenticità dei sapori e degli ingredienti. Al tempo stesso però cercherò, con la mia brigata, di giocare sull’innovazione e la rivisitazione delle tradizioni stesse, per poter stupire ogni volta i nostri commensali.”

Piatti tipici all’Osteria “La Pergola”, più sofisticati al “Tramonto” 

All’Osteria “La Pergola” si potranno gustare piatti tipici regionali che rispettino la tradizione degli ingredienti e la storicità nazionale del piatto stesso. L’obiettivo dell’osteria sarà di valorizzare le peculiarità regionali, più o meno conosciute, e riscoprire gusti e sapori a volte dimenticati.

Al Ristorante “Al Tramonto”, invece, si godrà di un’atmosfera ricercata e raffinata, un servizio e uno stile di cucina sofisticato, incentrato sull’innovazione. Pur mantenendo la genuinità dell’ingrediente Francesco Pavan cercherà di proporre una cucina di alto livello in cui trasportare gli ospiti in un’esperienza unica, fatta di sapori nuovi e decisi, contrasti e abbinamenti eleganti, puntando all’uso di prodotti meno conosciuti, ma preparati in maniera sapiente per stupire chi sceglierà di sedere ai tavoli di questo r istorante gourmet.

Lezioni di cucina, cene sensoriali, visite ai produttori di olio e vino

 

In futuro, inoltre, ci saranno diverse attività legate alla cucina che portino l’ospite a contatto con la stessa. Sono previste lezioni anche con il coinvolgimento di esperti nei diversi settori che possano offrire punti di vista, spunti di riflessioni diversi da quelli dello chef stesso e cene a 4 mani con l’affiancamento di altri chef. Ed ancora: cene sensoriali all’aperto per godere del panorama e della natura e visite guidate ai produttori locali di olio e vino, ma non solo, alla scoperta delle eccellenze del territorio.

“Abbiamo deciso di investire sulla sostenibilità –  ha spiegato ancora Francesco Pavan – nonostante questo concetto sia molto difficile nell’ambito della ristorazione. Tuttavia, il nostro obiettivo sarà quello di essere quanto più etici, rispettosi e sostenibili possibile. La parola d’ordine sara: una cucina diretta, sincera e rispettosa.”

Sostenibilità,  rispetto per l’ambiente, prodotti locali e coltivazioni biologiche

I produttori dovranno, quindi, osservare una certa filosofia di lavoro e questo si tradurrà nella scelta prevalentemente di allevamenti estensivi, a terra, senza Ogm, con alimentazioni rispettose dell’ambiente, coltivazioni principalmente biologiche e locali, preferenza di imballaggi in carta, riutilizzabili, riciclabili o riciclati e vuoti a rendere. Al bando la plastica e gli imballaggi a perdere.

“Le tappe più significative della mia carriera  – ha sottolineato Francesco Pavan – non sono stati solamente i grandi ristoranti nei quali ho lavorato, ma anche le situazioni in cui ho fallito perché mi hanno portato a capire quale fosse la strada giusta da intraprendere, per realizzare lo stile umano di cucina in cui ho sempre creduto. Questo è ciò che porterò avanti anche qui al Cape of Senses, anche grazie alla direzione e alla proprietà Margesin che condividono il mio pensiero e sposano la mia stessa etica.” In bocca al lupo. 

In alto i calici. Prosit!


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