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Sulla trasparenza solo fumo negli occhi

Sempre più Italiani cominciano a destarsi dall’intorpidimento mentale e stanno aprendo gli occhi, noi nel nostro piccolo, ogni volta che vedevamo pericoli per la tutela del nostro amato patrimonio agroalimentare, siamo insorti.

Abbiamo commentato duramente gli “inciuci” (li chiamavamo in altro modo, ma ora adottiamo questo termine sdoganato da Renzi, perché a noi risultano proprio tali) dei rappresentanti del Governo con le lobby, in casa e a Bruxelles, avendo capito troppo tardi che è dal 2013 che si trama alle spalle degli interessi dei nostri prodotti made in Italy, anche con la complicità di chi dovrebbe difenderli ad oltranza, e pure fanno vedere lo fanno. Bella trasparenza!

Hanno provato a farci prendere a scatola chiusa tutto quello che proviene dal loro verbo, anzi, da quello del presidente del Consiglio, essendo lui capace di tenere tutti buoni con la sua inesauribile e caotica dialettica. Persino dei pareri di autorevoli osservatori, statistici, economici, politici, il leader ‘maximus’ se ne fa un baffo.

Abbiamo recentemente visto i consensi alla linea renziana da parte di categorie imprenditoriali quali Industriali, Coldiretti, e per ultimi i giovani di Confìndustria, riuniti a Santa Margherita Ligure. I quali intervistati al volo da un giornalista hanno candidamente commentato “prima berlusconiani, poi lettiani, ora renziani”, “andiamo dove va il vento”. Evviva la sincerità! Eh, già, il mondo va così: si cavalca l’onda. Alla faccia della trasparenza.
Intanto è stato gettato un po’ di fumo anche nei loro occhi.
All’incontro con la Confcommercio, Renzi non ha fatto una piega davanti ai mugugni della platea appena nominati gli 80 euro, anzi ha ironizzato sulla “mancia elettorale” (sue parole, eppure sulla trasparenza dell’assegnazione degli 80 euro ci sarebbe tanto da dire, speriamo solo che al movimento dei pensionati passi la voglia di sollecitarli). Tutto fumo e poco arrosto.

In tema di trasparenza, neanche i parlamentari della maggioranza sono informati sulle clausole del Trattato di libero scambio tra USA e UE (TTIP), e ancora nessuno sa nulla dei trattati incorso con il Canada e persino con il Messico, menzionati da Federica Mogherini, alto rappresentante Ue per gli Affari esteri, in collegamento da Bruxelles all’assise dei giovani industriali, l’altro giorno.

Noi che per indole non prendiamo mai nulla a scatola chiusa, ci siamo accorti che il fumo è stato gettato persino negli occhi dei contrari al TTIP. Costoro hanno ampiamente inneggiato alla concessione della lettura dei documenti relativi alle trattative sul partenariato transatlantico, tanto segreti e blindati. Sembrava troppo bello. Risultato? È consultabile un solo documento e due report, il resto è documentazione “sensibile”, e vige il veto di divulgare il contenuto delle carte. Bella trasparenza!

Maura Sacher


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