L’annuale appuntamento si è svolto anche quest’anno nel capoluogo Scaligero nella splendida cornice del Palazzo della Gran Guardia. Oltre 50 le aziende presenti con più di 200 referenze proposte. Verona per tre giorni è stata al centro della curiosità, sia per quanti hanno voluto misurare lo stato dell’arte del Soave sia per quanti puntavano ad approfondirne la conoscenza.
Ad appassionati e addetti ai lavori, non sarà certo sfuggito il clima che ha lasciato trasparire la sinergia tra istituzioni e il Consorzio Vini Soave. Modello operativo che andrebbe proposto a quelle zone vinicole d’Italia e a quei Consorzi, che attualmente non sfruttano a pieno il loro potenziale.
Il ricco programma di eventi a margine ha permesso di esplorare il mondo del Soave a 360°. Naturalmente si è parlato anche di territorio visto l’impegno del Soave nella candidatura per il GIAHS – FAO. Un riconoscimento che sarebbe di grande importanza perché assegnato solo a quei territori ricchi di biodiversità, capaci di valorizzarla attraverso un’agricoltura sostenibile che produce elementi di tipicità.
Non sono mancati nemmeno gli appuntamenti più ludici tra degustazioni e cooking show. Come “Mozzarella d’autore” in cui Alessandro Scorsone, della guida Vini Buoni d’Italia, ha proposto i suoi abbinamenti con i prodotti del Consorzio Mozzarella di Bufala Campana DOP, oppure la performance di Claudio Burato, chef dell’Hosteria del Durello in quel di Montecchia di Crosara.
Nemmeno i fans della degustazione tecnica sono stati delusi grazie a Daniele Cernilli, che ha guidato la degustazione “Foscarino e Tenda VS Castelcerino e Fittà” sulle particolarità di alcuni Cru del Soave, aspetti che si evidenzieranno poi anche negli assaggi in sala. Però oltre ogni appuntamento in programma, il protagonista assoluto è stato il vino con le proposte di tutti i produttori intervenuti.
Soave Doc e Classico in prevalenza 2016, poi le tipologie Superiore e Recioto di Soave e sempre la Garganega a farla da protagonista, con qualche concessione al Trebbiano di Soave come da disciplinare. I tratti comuni dei vini si sono confermati aderenti alla loro tipicità, dal bouquet floreale e di erbe aromatiche sempre delicato e comunque mai aggressivo, arricchito in finezza dalle peculiarità del suolo vulcanico. Vini puliti, dotati di equilibrio e morbidezza che ne giustificano il gradimento del pubblico specialmente sui mercati esteri.
Una fattore importante da tenere in considerazione, ma fino a un certo punto. Salvaguardare l’identità del Soave è importante quanto lo è il mercato. I produttori sembrano averlo ben chiaro, lavorando sulla personalità e sull’equilibrio tra acidità e zuccheri nei propri vini. Molti sono stati gli assaggi convincenti e fare liste e classifiche lascia sempre il tempo che trova.
Tra quelli da me effettuati, certamente una menzione in ordine sparso va al Carniga Soave Classico di Cantina del Castello, il Salvarenza di Gini un Soave Classico ottenuto da vigne di oltre cento anni e il Soave Doc di Cavaggioni. Ottimi anche il Soave Classico Castel Cerino di Coffele e il Soave Superiore di Vicentini. Da ricordare anche il Torre dei Vescovi di Cantina Colli Vicentini, una realtà interna al gruppo cooperativo Vitevis.
Completano il gruppo il Soave Superiore Classico Monti di Fice della Cantina I Stefanini, il Monte Tenda Soave Classico di Gianni Tessari e il Soave Classico Riserva Sengialta di Balestri Valda. Anche gli amanti dei vini dolci hanno avuto di che gioire con le diverse espressione del Recioto di Soave presenti tra i banchi d’assaggio. Oltre ai già citati Cavaggioni e Vicentini si riconferma Rocca Sveva, insieme al Santin Duigo di Cantina Franchetto e a quelli di Cantina El Vegro e Sandro De Bruno.
Da evidenziare il tratto distintivo che differenzia questi vini dagli altri dello stesso genere. Quella capacità di garantire la ricchezza gusto olfattiva tipica delle vendemmie tardive, che assicura un grado di dolcezza sempre sostenuta dall’acidità ma che non scade mai su toni stucchevoli. Alla fine dei lavori e in generale soltanto buone impressioni da Soave Versus 2017.
Bruno Fulco
https://www.youtube.com/watch?v=GOAd7FV_PLE
http://www.youreporter.it/video_Il_vino_per_tutti?refresh_ce-cp
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