Siamo a Faenza alla cantina dei Poderi Morini in occasione dell’evento intitolato “Una ricetta per il Savignone Rosso ” organizzata da Francesco Turri deus ex machina di EGNEWS e Oliovinopeperoncino con lo scopo di valorizzare questa eccellenza romagnola e dedicato all’abbinamento tra questo particolare vino che ha origine in questa terra di mille sorprese e di tante sorprese oltre a Sangiovese, Albana, Cagnina, Pagadebit e Trebbiano.
Veronelli citava questo autoctono romagnolo con particolare soddisfazione e il nome che porta pare che glielo abbia affibbiato lui. La terra del Passator Cortese cantata da Giovanni Pascoli si rivela ricca di vitigni autoctoni quali il Burson, il Barbarossa e il Savignone conosciuto anche come Centesimino dal soprannome di Pietro Pianori che negli anni quaranta rinvenne le marze e le piantò.
L’Istituto di San Michele all’Adige ha certificato la mancanza di affinità di questo vitigno con altri coltivati i Italia. I terreni che si trovano nei pressi della antica torre di Oriolo dei Fichi nei quali ha sede la Cantina Poderi Morini sono particolarmente vocati alla sua coltura. E la passione per i vigneti non manca di certo nella Famiglia Morini.
La prima ricetta selezionata fra le centinaia arrivate da tutta Italia consiste in risotto al Savignone del signor Flavio Corazza arricchito dallo Scalogno, prodotto autoctono di eccellenza che si trova solo a partire dalla sinistra di Bologna rivolta verso la Romagna fino a tutta la provincia di Ravenna.
E’ stata assaggiata e giudicata come le successive dalla giuria composta da Roberta Capanni video giornalista toscana appartenente all’ARGA, Umberto Faedi giornalista enogastronomo sommelier di Bologna e Paolo Ponzi fine gourmet ed appassionato enogastronomo di Bagnacavallo che ha presentato raffinate creazioni della sua gioielleria ispirate al vino e ai più gustosi prodotti alimentari.
Lo chef Battista Bisacchi ha cucinato al dente il risotto permettendo così di esaltare il vino come componente essenziale del piatto. Sicuramente il Savignone annata 2013 del quale vengono fatte 11000 bottiglie circa ha agevolato il gusto del piatto con la sua spiccata personalità’ e i suoi 13,5 gradi.
Seconda ricetta selezionata rigatoni al sugo di peperoni proposta dalla signora Fiorella Saccoccia, ottima la cottura e la realizzazione da parte dello chef, ma probabilmente l’eccessiva dolcezza dei peperoni copre lo spirito del Savignone..
La terza ricetta selezionata consiste nella fattura di biscotti realizzati con maestria da Daniela Zolli Morini dalla ricetta della signora Flavia Pergola con farina, 200 centilitri di Savignone, 2 etti di zucchero e un cucchiaio di olio.
Sciolto lo zucchero nel vino il tutto diventa come uno sciroppo, poi si aggiunge l’olio extravergine di Brisighella e via con la preparazione e in forno per18/ 20 minuti a 180 gradi se no i biscotti diventano troppo duri.
La loro destinazione finale è quella di finire intinti nel calice di Savignone. La ricetta della signora Flavia Pergola vince ex aequo assieme al risotto originato dalla ricetta di Flavio Corazza.
Trionfo finale dei biscottini realizzati da Daniela con il Rubacuori Savignone Passito. Questo abbinamento esalta il vino e attenua il gusto del biscotto che si ammorbidisce anche di carattere con questo Rubacuori 14° gradi, veramente unico che ha sentori di frutta evoluta e piacevoli note che ricordano l’uva.
Un pubblico di una cinquantina di persone composto da appassionati e gourmets ha partecipato alla degustazione apprezzando i piatti selezionati per la finale che sono stati preparati in diretta dallo chef Battista Bisacchi e serviti nei sotterranei della cantina della Poderi Morini. Arrivederci al prossimo anno con le ricette per il Savignone!
Umberto Faedi
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