Sandrigo, la festa del bacalà alla vicentina
La tradizione legata allo stoccafisso abbraccia a tavola la cucina contemporanea.
L’appuntamento è da tempo segnato in agenda per gli appassionati buongustai del bacalà alla vicentina (si scrive rigorosamente con una “c” sola).
La kermesse culinaria dedicata ad uno dei piatti più radicati nella cultura gastronomica veneta è organizzato – come avviene da anni – dalla Proloco di Sandrigo, con il patrocinio della Regione del Veneto e del Comune di Sandrigo e la partecipazione della Confraternita del Bacalà alla Vicentina.
Il festival si svolgerà dal 19 al 30 settembre 2024 trasformando le piazze di Sandrigo e il parco retrostante il Duomo in un vivace teatro di sapori, workshop, mostre, mercati e spettacoli.
La novità della 37esima edizione è l’appuntamento culinario “Riso… Ti amo”, in programma lunedì 23 settembre dalle 19.30 allo stand gastronomico della manifestazione, solo su prenotazione.
Un viaggio unico attraverso quattro risotti d’autore: dall’intensità di sapori del connubio zucca e tartufo, alla tipicità veneta di radicchio e tastasale, per continuare con il
classico risotto alla pescatora e concludere con l’interpretazione al bacalà, il vero protagonista della festa.
BACCO & BACALA’
Introdurranno l’edizione 2024 due eventi storici della rassegna gastronomica. Sabato 14 settembre a Villa Mascotto di Ancignano andrà in scena Bacco & Bacalà, il tasting che celebra l’arte degli abbinamenti tra pietanze a base di bacalà e vino.
Con oltre 120 referenze enoiche in degustazione, il banco d’assaggio presenterà anche accostamenti a birre artigianali e gin tonic. Martedì 17 settembre, invece, si terrà a Sandrigo il Gran Galà del Bacalà: una serata unica per festeggiare il 70esimo anniversario della Pro Sandrigo e assaporare un menù internazionale ispirato alla Via Querinissima in un’atmosfera curata e raffinata, con partecipazione solo su prenotazione.
La Festa del Bacalà prenderà ufficialmente il via giovedì 19 settembre con l’apertura degli stand gastronomici che delizieranno i visitatori con piatti tradizionali e innovativi a base di Stoccafisso di Lofoten IGP.
Una ricca proposta che va da specialità tipiche come gli gnocchi e i bigoli al torcio, fino a creazioni più audaci come il pasticcio, il risotto e la pizza gourmet, che varieranno a ogni serata.
Il Bacalà alla Vicentina e il bacalà mantecato alla veneziana saranno sempre presenti in menu, ma ci saranno piatti per tutti i gusti, comprese opzioni per bambini e per vegetariani e celiaci con i formaggi del territorio Piave Dop e Asiago Dop di Lattebusche.
L’edizione 2024 propone inoltre l’abbinamento del bacalà alla vicentina con la polenta di mais Marano, dal sapore più rustico e gustoso, grazie alla collaborazione con il Consorzio di Tutela del Mais Marano.
Accompagneranno l’offerta culinaria i vini del territorio: il Vespaiolo Breganze Doc di Cantina Beato Bartolomeo in tutte le sue declinazioni e il Durello Doc Brut di Tenuta Natalina Grandi. Ritorna infine in Piazza Centrale anche la
casetta del Consorzio di Tutela dei Vini Doc Breganze con il celebre Torcolato e il dolce La Peca del Salbaneo.
PESCATORI DALLE LOFOTEN
Il programma della manifestazione si arricchisce inoltre di nuove proposte per la sfilata e la
cerimonia: domenica 29 settembre alle ore 9.30 sarà presentata Stocky, la simpatica mascotte della Festa del Bacalà realizzata grazie al supporto di Volksbank.
Ad aprire la parata la Confraternita del Bacalà alla Vicentina con ospiti, autorità e produttori norvegesi, le confraternite provenienti da tutta Italia, i bacalà clubs e il Corteo del Doge.
A rendere ancora
più suggestivo l’evento, ci saranno anche i pescatori dell’isola di Røst, che sfileranno per le vie di Sandrigo in abiti tradizionali con l’enorme rastrelliera carica di stoccafissi, accompagnati dallo spettacolo degli sbandieratori, armigeri, tamburini e cavalieri del Drago.
Alle isole Lofoten naufragò, il patrizio veneziano Pietro Querini. Partito con una caravella dall’isola di Candia (Creta) per trasportare Malvasia e spezie nelle Fiandre venne sorpreso da una violenta tempesta che lo spinse a nord del mare di Norvegia, al Circolo Polare Artico.
Soccorso e salvato con una parte dell’equipaggio dagli abitanti dell’isola Røst, fra le più grandi delle Lofoten, conobbe per la prima volta lo stoccafisso, ovvero il merluzzo messo ad essiccare su grandi rastrelliere al sole ed al vento secco del Nord. Era il 1432: da allora si diffuse nel territorio della Serenissima, in Italia e nel mondo la cultura gastronomica del baccalà.
Prenotazioni: www.festadelbaccala.com
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