Rosa, rosati, rosé: la guida 2025 ai brindisi di Capodanno
Cambiano i gusti del pubblico femminile e delle nuove generazioni che amano vini meno alcolici, meno concentrati, meno impegnativi, più sapidi e “beverini”. E sta conquistando proseliti anche l’abbinamento con la pizza.
Da alcuni giorni gli amanti dei vini rosati possono consultare la Guida online 2025 al Bere Rosa, edizione numero sette rinnovata nella grafica e nei contenuti .
La Guida, uno strumento prezioso anche per gli ormai imminenti brindisi di San Silvestro, da quest’anno sarà più “green” – ha annunciato il responsabile editoriale Renato Rovetta – con la possibilità di stampare un QR Code ed esaminare online il volumetto dedicato ai vini Rosa, Rosati e Rosè in qualsiasi momento e su tutti i dispositivi.
“Uscirà anche la versione cartacea – ha aggiunto Rovetta – ma con meno impatto ambientale. Per darvi un’idea, quest’anno risparmieremo 4 quintali di carta. E di questo ci sentiamo molto orgogliosi.”
Cambiano i gusti del pubblico femminile e delle nuove generazioni
Ma torniamo ai vini Rosa, Rosati e Rosè che figurano in Guida. Quest’anno sono aumentate le Rose d’Oro e le Gran Menzioni che certificano l’ottima qualità e in molti casi l’eccellenza di molte etichette.
“Devo aggiungere che il nostro team di degustatori – ha confessato Renato Rovetta – sta scoprendo di anno in anno un numero sempre maggiore di vini Rosa, Rosati e Rosè provenienti da ogni regione della Penisola e dai Paesi europei meritevoli di encomio.”
Vini piacevolisimi, sempre più ricercati a tavola grazie soprattutto alle tendenze in fatto di gusti sia da parte del pubblico femminile sia da parte delle nuove generazioni. Entrambe le categorie amano, infatti, vini freschi, sapidi, leggeri, meno concentrati, meno alcolici, meno opulenti. In una parola: meno impegnativi e più “beverini”. E i rosati lo sono.
Molti i vitigni autoctoni che si prestano alla vinificazione in rosa
Diverse regioni della Penisola hanno scoperto che sono molti i vitigni autoctoni che si prestano splendidamente alla cosiddetta “vinificazione in rosa” sia per quanto riguarda i vini fermi sia per quanto riguarda le bollicine.
Naturalmente stiamo parlando di una nicchia di mercato, ma che di anno in anno sta regalando grandi soddisfazioni soprattutto ai produttori.
Lo conferma anche il boom delle iscrizioni al tradizionale Concorso internazionale organizzato sul Lago d’Iseo, concorso al quale possono partecipare tutte le tipologie di vini Rosa, Rosati, Rosè, vini fermi, vini frizzanti proposti con il Metodo Martinotti e vini spumanti rifermentati in bottiglia con il Metodo Classico.
Tra i vitigni “rosa” sono inseriti anche la Schiava e il Pinot Grigio Ramato.
Al Concorso internazionale sul Lago d’Iseo assegnate 220 medaglie
Quest’anno la giuria del Concorso internazionale del Lago d’Iseo, su oltre 350 vini degustati per la Guida al Bere Rosa, ha assegnato 220 medaglie: 83 Gran Menzioni, 115 Rose d’Oro e 22 Quattro Rose.
Gli attestati di merito sono stati attribuiti seguendo le consolidate classificazioni internazionali in centesimi di punti. Quattro Rose da 85 a 89/100, la Rosa d’Oro da 90 a 95/100 e la Gran Menzione oltre i 96/100.
“Non possiano che essere soddisfatti – ha dichiarato l’organizzatore Renato Rovetta – che da anni cerca di sensibilizzare il pubblico su questo nuovo trend legato al bere rosa anche in tema di abbinamenti enogastronomici”.
A tal proposito è da evidenziare il successo registrato da molte pizzerie che hanno lanciato il matrimonio pizza-vino rosato.
L’abbinamento con il vino rosato di 10 tra le più popolari pizze italiane
La Guida, agile e di facile consultazione, presenta – ed è la novità dell’edizione 2025 – una sezione dedicata alla pizza con i consigli dei sommelier
in tema di abbinamento ideale.
Dieci le pizze testate, le più popolari, e messe a confronto con diversi vini rosati, fermi, frizzanti e spumanti.
Un ulteriore arricchimento da un punto di vista professionale che ha avuto un riscontro favorevole da parte dei produttori della Penisola.
In chiusura Renato Rovetta ha ringraziato le aziende che hanno partecipato al Concorso dedicato ai Vini Rosa, Rosati, Rosè e i commissari internazionali intervenuti nelle quattro sessioni di degustazione che con la loro professionalità hanno dato lustro alla rassegna rilanciando l’interesse per il bere rosa sulla ribalta nazionale.
In alto i calici. Prosit! (GIUSEPPE CASAGRANDE)
Grazie per aver letto questo articolo...
Da 15 anni offriamo una informazione libera a difesa della filiera agricola e dei piccoli produttori e non ha mai avuto fondi pubblici. La pandemia Coronavirus coinvolge anche noi. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati, in questo periodo, è semplicemente ridotta e non più in grado di sostenere le spese.
Per questo chiediamo ai lettori, speriamo, ci apprezzino, di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di lettori, può diventare Importante.
Puoi dare il tuo contributo con PayPal che trovi qui a fianco. Oppure puoi fare anche un bonifico a questo Iban IT 94E0301503200000006351299 intestato a Francesco Turri