La Ribolla Gialla, vitigno autoctono a bacca bianca, con grappoli di piccole dimensioni, è una varietà tipica della vasta area di colline del Collio Orientale al confine tra il Friuli Venezia Giulia e la Slovenia, dove prende il nome di “Rebula”, e se ne ricava un vino fresco e piacevolmente profumato.
Già nota nel XII secolo ed apprezzata fra i vini friulani, tradizionalmente nelle frasche e locande del Collio Goriziano con il termine “Ribolla” veniva identificato un vino, spesso ancora mosso, con il mosto di uva Ribolla in prossimità del termine della fase di fermentazione alcolica. Durante questa fase, che solitamente cade nei primi giorni del mese di novembre, si gustava questo vino, non ancora del tutto formato con una parte di zuccheri non ancora convertita in alcol, con le prime castagne, bollite o alla brace, e pure ai bambini era concesso berlo.
Con il tempo, ed a fronte delle concorrenze di altri vini da vitigni locali, regionali e viciniori imparentati, dalle uve Ribolla vinificate in bianco si cominciò a produrre un vino fresco, dal sapore asciutto, con una acidità sempre vivace, dal gusto delicato e dal caratteristico aroma fruttato, che può essere consumato come aperitivo o abbinato a piatti a base di pesce sia di acqua dolce che di mare, a sformati di verdure e a formaggi semi-stagionati.
Nell’ultimo decennio la superficie di coltivazione a esso dedicata è cresciuta di oltre il 170 per cento, superando i 500 ettari certificati. Ad ammissione di tutti gli addetti ai lavori, però, non era univoca e condivisa una vera e propria conoscenza dell’uva e delle sue caratteristiche, soprattutto nel caso di ottenere un vino da spumantizzazione.
Il Consorzio delle Doc Fvg, con l’appoggio dell’Assessorato regionale alle Risorse agricole, sollecitato da una rapida campagna a sostegno, nel 2017 è riuscito a far riconoscere dal corrispondente Ministero l’esclusività della Ribolla Gialla, scindendola dal disciplinare della Igt “Delle Venezie” e consentendo la coltivazione solo in Friuli Venezia Giulia.
Lo sfruttamento del vitigno entrò nel “Progetto Ribolla Gialla”, finanziato dalla Regione FVG come progetto di ricerca per la caratterizzazione e la valorizzazione delle potenzialità quali/quantitative della Ribolla gialla spumante.
L’incarico venne affidato all’Università di Udine e i risultati del primo anno di sperimentazione sono stati presentati il 31 ottobre 2018 a Corno di Rosazzo, in un incontro a cui sono stati chiamati a relazionare diversi esperti.
Moderati dal giornalista agroalimentare, Adriano Del Fabro, sono intervenuti: Paolo Sivilotti, dell’Università di Udine, su “L’ambiente e la tecnica viticola: effetti sulla componente aromatica delle uve, dei vini base e dei vini spumanti di Ribolla gialla”; Urska Vrhovsek, dell’Università di Lubiana, su “La metabolomica come strumento per ottimizzare le scelte agronomiche della Ribolla gialla per la produzione di vino spumante”; Piergiorgio Comuzzo, dell’Università di Udine, su “La tecnica enologica applicata alla Ribolla gialla: uno sguardo alla componente aromatica” e di Franco Battistutta, dell’Università di Udine, su “Approccio sensoriale alla variabilità dei vini spumanti di Ribolla gialla”.
Maura Sacher
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