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Renzo Rosso brinda con le bollicine delle Langhe

Renzo Rosso brinda con le bollicine delle Langhe

Renzo Rosso brinda con le bollicine delle Langhe

Il mondo del vino sta esercitando un fascino irresistibile tra gli imprenditori della moda. Il “genio dei jeans”

L’imprenditore vicentino Renzo Rosso nella veste di vignaiolo

(Diesel) dopo l’Etna sbarca in Piemonte.

Dal mondo della moda al mondo del vino. Il pianeta Bacco sta esercitando un fascino sempre più irresistibile tra gli imprenditori, in particolare tra i “Re Mida” del lusso.

 Valga per tutti l’esempio di Bernard Arnault, recentemente proclamato da “Forbes” l’uomo più ricco del mondo, patron del colosso Luis Vuitton che, oltre a grandi brand della moda, della cosmesi e dei gioielli, controlla anche alcuni mitici brand del pianeta vino: 

Moet & Chandon, Krug, Cheval Blanc, Chateau d’Yquem, Hennesy, solo per citarne alcuni. 

Ma scorrendo la lista dei miliardari del pianeta, sono numerosissimi gli imprenditori che hanno investito nel mondo del vino.

L’imprenditore vicentino Renzo Rosso nella veste di cantiniere

 Tra costoro figura un altro francese, Francois Pinault, uno dei più grandi collezionisti di opere d’arte contemporanea del mondo, nonchè proprietario di alcune “griffes” dell’alta moda (Gucci, Yves Saint Laurent, Bottega Veneta) 

che ha investito nel mondo del vino con i suoi Château (Latour a Bordeaux) e con le tenute in Borgogna, nella Valle del Rodano, nella Champagne, in Napa Valley, in Oregon. 

Per rimanere in casa nostra tra gli imprenditori della moda che hanno investito nel mondo vino ricordiamo tra gli altri Ferragamo (Tenuta Il Borro in Toscana), Sorlini (Montepulciano), Missoni (Langhe e Sicilia), Armani (Pantelleria ), 

il Gruppo Calzedonia con il brand Signorvino e l’imprenditore veneto Renzo Rosso, ribattezzato il “Genio dei jeans” che dopo aver fondato nel 1978, 

a soli 23 anni, una piccola azienda tessile, ha conquistato il mondo della moda e del lifestyle con il marchio Diesel.

La passione per il vino e per la terra sulle colline di Marostica

Roberto Cipresso, il consulente enologo di Renzo Rosso (Diesel Farm)

Per Renzo Rosso all’inizio, trent’anni fa, quella per il vino era solo una passione, non certo il  “core business” dell’azienda. 

Poi, la presa di coscienza, etica, che l’imprenditore di Marostica ha sintetizzato con queste parole: “Nella mia vita ho sempre coltivato passioni, sogni, desideri, senza mai dimenticare la terra, la mia terra. 

E sono felice di aver strappato questa terra ad un destino che la voleva ricoperta di cemento. Il nuovo lusso è il mondo del bio”.

E così nel 1993 decise di dare vita sulle colline di Marostica alla Diesel Farm, la “Sartoria del Vino”, un’oasi naturale di oltre 100 ettari dove, accanto a un antico casale, troviamo una cantina di ultima generazione, stalle, uffici e strutture abitate dai dipendenti. 

I vigneti si sviluppano su 6 ettari di terreno e sono disposti in zone collinari perfettamente esposte verso Sud. Quattro i vitigni coltivati: Merlot, Cabernet Sauvignon, Pinot Nero e Chardonnay.

 Molta attenzione è posta ai lavori in vigna, dove grande cura è rivolta alla potatura, prediligendo basse rese per rispettare il ciclo produttivo e vegetativo di ogni singola pianta. 

Diesel Farm ricorda l’immagine delle bottiglie vintage di Madeira

L’ultima acquisizione di Renzo Rosso- l’azienda Josetta Saffirio nelle Langhe

Accanto alla viticoltura, Renzo Rosso si dedica ad una piccola produzione di un esclusivo olio extravergine d’oliva. 

Ogni anno, con la consulenza dell’enologo Roberto Cipresso, Diesel Farm esce sul mercato con tre etichette: Nero di Rosso, Rosso di Rosso, Bianco di Rosso. 

Tutte caratterizzate da una forte identità e da una grande personalità, a dimostrazione di come il terroir di Marostica sia ideale per creare vini di indubbia qualità. 

Caratteristica è anche la veste estetica dei prodotti: le bottiglie prevedono la stampigliatura diretta sul vetro e hanno una numerazione manuale, richiamando l’immagine delle bottiglie vintage di Madeira.

L’ingresso nel capitale della Masi Agricola e l’investimento sull’Etna

Dopo l’esperienza entusiasmante a Marostica di Diesel Farm, nel 2021 ecco la svolta imprenditoriale che ha portato Renzo Rosso ad entrare nel capitale di Masi Agricola, storica griffe dell’Amarone della famiglia Boscaini, di cui oggi Renzo Rosso detiene il 10%. 

Svolta che ha avuto un seguito nell’ottobre del 2022 con il primo investimento lontano dal Veneto, in uno dei territori emergenti del vino italiano: l’Etna. 

Qui, alle pendici del vulcano più alto d’Europa, Renzo Rosso è entrato in possesso del 40% della tenuta Benanti, un’azienda da 170.000 bottiglie, per un investimento di 7,5 milioni di euro.

Da quel momento, l’ambizione e il progetto sono diventati ancora più chiari e l’obiettivo è diventato quello di fondare un vero e proprio “polo del vino”, puntando sulle denominazioni più importanti del pianeta vino italiano. 

L’ultima acquisizione nelle Langhe: dal Barolo alle bollicine

L’ambizioso progetto è definitivamente decollato con una nuova operazione: l’ingresso nel capitale della storica griffe di Barolo Josetta Saffirio, riunita in un’unica azienda dalla figlia Sara Vezza, che dagli anni Novanta produce Nebbiolo e bollicine metodo classico Alta Langa. 

L’altra novità è di natura strategica ed organizzativa: la Josetta Saffirio, insieme a Benanti e a Diesel Farm, sulle colline di Marostica, dove nascono i primi vini griffati Renzo Rosso, sono infatti un primo nucleo di “Brave Wine”, 

la nuova holding dedicata al vino, creata per gestire gli investimenti nel settore dell’alta gamma e vocata alla ricerca delle migliori realtà del settore e dei terroir più prestigiosi. 

La holding “Brave Wine”: una presenza nei territori d’eccellenza

“Ho creato la holding Brave Wine per gestire in toto il mio progetto vino” ha commentato  Renzo Rosso, che con il gruppo internazionale della moda e del lusso OTB, nel 2022, ha fatturato 1,74 miliardi di euro.

 “L‘idea è quella di essere presenti nei territori d’eccellenza in Italia e nel mondo. 

Abbiamo già integrato due eccellenze come Benanti e Josetta Saffirio di Sara Vezza, ma continueremo nella nostra ricerca per avere un portfolio rappresentativo della ricchezza e della qualità di questo settore a livello internazionale.”

Sara Vezza: “Un progetto ambizioso per una nuova avventura”

Soddisfatta Sara Vezza che nella primavera del 2022 aveva dato avvio ad un ambizioso progetto esercitando la prelazione sulle vigne di Barolo della madre.

 “Dopo quasi 20 anni di duro lavoro e passione, sono così riuscita – ha dichiarato – a unire l’azienda e i vigneti da me coltivati. Il 2023 segna l’inizio di una nuova avventura. 

L’ingresso di Brave Wine nel capitale dell’azienda ci consentirà di concretizzare più velocemente e con maggiore efficacia il progetto di consolidare i nostri marchi nel mercato del Nebbiolo e del Barolo, nonché lo sviluppo della produzione di spumanti metodo classico Alta Langa. 

Sono davvero felice di aver trovato un investitore come Renzo Rosso, che apprezza il nostro lavoro nelle vigne e condivide la visione a lungo termine dell’azienda e della sua crescita.”

L’azienda Josetta Saffirio è nata alla fine dell’Ottocento

L’azienda Josetta Saffirio è nata alla fine dell’Ottocento con Giovanni Battista Saffirio. 

Ai primi del Novecento, il padre di Josetta, Ernesto, inizia a coltivare i vigneti, e nel 1975 Josetta inizia ad occuparsene. 

Laureata in agraria e affiancata dal marito Roberto, enologo, inizia a coltivare le vigne piantate dai nonni subito dopo la Seconda Guerra Mondiale. 

Dopo pochi anni, Josetta e Roberto riescono a produrre un Nebbiolo di riconosciuta qualità. Nel 1985 viene presentato il primo Barolo, frutto di una passione e di un impegno costanti. 

Dopo un periodo di pausa negli anni ‘90, Sara Vezza, figlia di Josetta e Roberto, decide di dedicarsi ai vigneti di famiglia, diventando la quinta generazione che con la stessa dedizione si impegna a perpetrare una tradizione lunga oltre duecento anni. 

L’azienda produce oggi circa 100.000 bottiglie l’anno in regime agricolo biologico certificato, con massima attenzione alla sostenibilità ambientale e sociale. 

Dal 2020, al fianco della linea storica Josetta Saffirio, dedicata alla produzione di Barolo, è stata introdotta la linea Sara Vezza, focalizzata principalmente sulla produzione di Metodo Classico Alta Langa e Nebbiolo.

La galassia di Renzo Rosso: moda, hotellerie, food e wine

Renzo Rosso è il fondatore del marchio Diesel e presidente del gruppo di moda e lusso OTB (con i marchi Diesel, Jil Sander, Maison Margiela, Marni, Viktor&Rolf, le aziende Staff International e Brave Kid). 

E’ anche presidente di Red Circle e Red Circle Investments che gestiscono rispettivamente le proprietà immobiliari (incluso il polo hotellerie) e un portfolio di partecipazioni in società ad alto contenuto di innovazione e sostenibilità, che spaziano dall’innovazione tech ad ambiente e salute, passando per food e food tech. 

In alto i calici. Prosit!


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