Quando tutto il mondo parla di Amarone, mandare alle stampe un libro il cui protagonista è il Recioto può sembrare quasi fuori moda, poco lungimirante. Ma a sfogliare Recioto della Valpolicella. Storie di vino, genti e territori, si scopre un mondo fatto di antiche tradizioni contadine, con tanto di Ordine e Cavalieri (Snodar-Sovrano e nobilissimo ordine dello antico Recioto), fatto di passione e di una presenza elegante e discreta nelle tavole vestite a festa e in numerose ricette o produzioni tipiche.
Recioto della Valpolicella è la corretta denominazione di questo vino; di colore rosso porpora e dagli intensi sentori di more, prugne surmature in confettura e con un corpo ed una struttura davvero importanti, prodotto in provincia di Verona.
Gli autori, Elisabetta Tosi, giornalista e Matteo Trevisani, giovane e promettente laureato in scienze filosofiche, hanno accolto con entusiasmo la sfida di scrivere questa sorta di trattato, lanciata da Delmiglio Editore di Verona, casa editrice con il pallino di scovare e mettere in luce le tante eccellenze della provincia e non solo.
La terra, la tradizione, le testimonianze di alcune delle cantine storiche della Valpolicella, tutto dipinto in un affresco colorato e vivace, ma non solo; la lunga storia di questo vino ha ispirato tante ricette: risotti, piatti di carni, e dolci, tutte con questo prezioso nettare protagonista. Ecco allora presentati qui, anche ristoranti e pasticcerie locali a proporre ricette esclusive prelibate. Spicca per originalità il “vinappeso”: un culatello affinato nel Recioto: morbidissime fette, che sciogliendosi in bocca, oltre al delicato sapore del salume, avvolgono con l’aroma leggermente dolciastro e profumato del vino. Una chicca da provare e da scoprire.
Una visione a 360 gradi di un prodotto unico, padre dell’Amarone e dallo stesso messo in ombra, che stenta a trovare una propria identità fuori dalla sua terra, ma che ha tutte le carte in regola per diventare protagonista nelle tavole italiane.Un riflettore acceso ad illuminare un inimitabile eccellenza, perché figlio della propria terra e quindi irripetibile al di fuori della Valpolicella. Un testo imperdibile, con traduzione in inglese per permettere anche ai numerosi turisti di altre nazioni di conoscere questa affascinante storia.
Grazie per aver letto questo articolo...
Da 15 anni offriamo una informazione libera a difesa della filiera agricola e dei piccoli produttori e non ha mai avuto fondi pubblici. La pandemia Coronavirus coinvolge anche noi. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati, in questo periodo, è semplicemente ridotta e non più in grado di sostenere le spese.
Per questo chiediamo ai lettori, speriamo, ci apprezzino, di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di lettori, può diventare Importante.
Puoi dare il tuo contributo con PayPal che trovi qui a fianco. Oppure puoi fare anche un bonifico a questo Iban IT 94E0301503200000006351299 intestato a Francesco Turri