Alla ricerca del sole.
È con questa ispirazione che Andrea de’ Besi arriva a Lonigo (Vi) nel 1994: per sfuggire alla nebbia del Polesine in un luogo in cui la natura possa esprimersi in tutta la sua forza. Ed è dall’antico casale in pietra, cuore della tenuta della famiglia de’ Besi, che scopriamo la bellezza discreta ma dirompente delle Colline Beriche con i suoi verdi e dolci declivi.
La denominazione Colli Berici Doc, si estende nella zona sud di Vicenza, con terreni di varia natura: dal calcare sedimentario ricco di sali minerali, alle argille rosse, ai basalti di origine vulcanica. L’altitudine allontana nebbie e le gelate tardive, garantendo grappoli sani e vini con carattere e personalità.
Una produzione totale di circa 7000 ettari vitati che rappresentano circa il 9% della produzione del Veneto. In queste colline la coltivazione della vite risale a millenni fa, ma è quando la Repubblica Serenissima scopre questo entroterra che la produzione si intensifica, per imbandire le tavole dei signori veneziani. Una viticultura oggi in ottima forma, dopo il quasi completo abbandono a causa della fillossera di fine ottocento.
Una tenuta questa dei de’ Besi, di 45 ettari di cui 11 vitati che si intervallano tra boschi spontanei e dolci declivi. La passione per le viti degli inizi, grazie anche all’incontro con l’enologo Celestino Gaspari e l’aiuto della moglie Marcella e delle due figlie Carolina e Anna Paola, ha trasformato il mero commercio di uva in “Punto Zero” una cantina con una gamma vini propria; una perfetta espressione del territorio da cui nascono.
Quattro i vini in produzione ad oggi: Il Pino bianco, fresco e sapido i cui sentori di erbe aromatiche ricordano le passeggiate nei boschi che circondano la tenuta e quattro vini rossi: un Cabernet Sauvignon in purezza, un taglio bordolese (Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Merlot) e poi Merlot in purezza e un originale Syrah. Tutti con il denominatore comune dei frutti rossi maturi e del sottobosco ma ognuno con una propria netta personalità e la piena tipicità del vitigno che rappresentano; tutti previsti dal disciplinare di questo territorio insieme con il Tai, (Tocai prima della disputa con l’Ungheria) da sempre presente nelle tavole contadine vicentine e che sarà messo in commercio il prossimo anno a completare una gamma tipicamente Berica.
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