Proposta Vini, 40 anni di meritati successi
L’azienda di Cirè di Pergine Valsugana (Trentino) tra i principali player per la distribuzione di vini e spirits ha festeggiato in pompa magna l’importante traguardo alla Fiera di Parma in occasione dlla presentazione del Catalogo 2024.
Quarant’anni di successi (meritati) e di (grandi) soddisfazioni.
Nei giorni scorsi “Proposta Vini”, una delle aziende leader in Italia nel mercato della commercializzazione di vini e spirits con sede a Cirè di Pergine (Trentino), in occasione della presentazione alla Fiera di Parma del Catalogo 2024, ha festeggiato in pompa magna l’importante traguardo.
Fondata nel 1984 da Gianpaolo Girardi, con sede a Cirè in Pergine, in attesa di ulteriore ampliamento nella vicina località delle Sille (frazione del comune di Civezzano), oggi può contare sull’ingresso in azienda del figlio Andrea, che con entusiasmo e lungimirante spirito manageriale sta portando avanti nuove iniziative imprenditoriali e nuovi progetti anche a livello tecnologico.
La presentazione del Catalogo 2024 alla Fiera di Parna segna una tappa importante per “Proposta Vini” che può brindare e guardare al futuro con giustificato ottimismo forte dei numeri certificati dal fatturato 2023 che ha chiuso il bilancio a quota 27,5 milioni di euro per un totale di oltre 2,8 milioni di bottiglie vendute contro i 25 milioni di euro del 2022, che aveva segnato un +25% rispetto al 2021.
La soddisfazione dei titolari: Gianpaolo e Andrea Girardi
Grande soddisfazione ha espresso Andrea Girardi, figlio di Gianpaolo: “Proposta Vini nasce nel settembre del 1984 su un’idea commerciale per quei tempi innovativa: quella di dare vita a un’azienda di distribuzione pura in grado di creare un filo diretto tra i vignaioli e il canale Horeca.
Ci adoperiamo per permettere ai piccoli produttori di concentrarsi sul lavoro in vigna e di delegare a noi tutti gli aspetti di commercializzazione e distribuzione.”
La mission di Proposta Vini, fin dall’inizio, è stata, ed è tuttora, quella di valorizzare al meglio la produzione di vini autentici, storici, territoriali, bevibili e legati alla tradizione contadina italiana di qualità.
“La nostra è un’attività commerciale nella quale convivono interessi aziendali e aspetti etici, umani e culturali – ha precisato Andrea Girardi – lo dimostrano i 18 progetti che abbiamo sviluppato e che hanno come priorità quella di valorizzare gli aspetti storici, evocativi e paesaggistici che stanno dentro e oltre un bicchiere di vino.”
Non poteva che essere così, visto il grande interesse di Gianpaolo Girardi per le scienze storiche, la geografia e l’ampelografia. Risale al lontano 1988, ad esempio, il varo del Progetto “Vini dell’Angelo” incentrato sul recupero di vitigni storici trentini ormai dimenticati e destinati all’oblìo.
Un catalogo di 3.300 referenze, 36 dipendenti e 130 agenti nazionali
“Proposta Vini” oggi tra i principali player del mercato della distribuzione di vini nel settore Horeca italiano: lo staff aziendale si avvale di 36 dipendenti e 130 agenti distribuiti in tutte le province italiane.
Le referenze in catalogo sono 3.300 per 403 cantine (241 produttori italiani e 162 stranieri).
Gli obiettivi per i prossimi tre anni?
“Attualmente viviamo un momento di leggera contrazione del mercato – ha spiegato Andrea Girardi – dovuto all’aumento dei prezzi di molti prodotti e alla conseguente riduzione del potere d’acquisto delle famiglie, mentre l’alta ristorazione non ci risulta in crisi.
Le nostre previsioni per il 2024 sono di leggera crescita, data dalle nuove cantine selezionate e dalla linea degli spirits, nata nel 2021, un’accurata selezione di 81 piccole realtà artigianali del mondo della distillazione.
Nel prossimo triennio, contiamo di consolidare il mercato italiano, che rappresenta per noi il bacino di vendita più importante e strategico.
Al contempo, stiamo investendo sul mercato europeo, in particolare Francia, Spagna, Gran Bretagna, Austria, Germania, Hong Kong, Messico, Svizzera, Russia e Irlanda.
Quanto ai trend, quest’anno sono andate forte le bollicine in generale, ma lo Champagne è in calo, bene anche i vini fermi e stabili i vini dolci, ottime infine le performance per gli spirits”.
Il trend per i prossimi anni? Bollicine, vini leggeri e poco impegnativi
Quali saranno i trend per i prossimi tre anni?
«Le bollicine continueranno la loro crescita e andranno sempre più i vini ad alta bevibilità, raffinati, ma leggeri e poco impegnativi.
Crediamo che il mercato chiederà sempre di più anche i vini alcol free, un modo di far conoscere il territorio anche a coloro che per scelta o salute non possono bere alcol.
Consideriamo quello attuale un momento particolarmente importante per l’indirizzo che il mercato sta prendendo, ossia l’interesse sempre più manifesto per le tematiche storiche, culturali e paesaggistiche. Il vino è sempre più considerato ambasciatore del territorio”.
Parole sante.
In alto i calici. Prosit! (GIUSEPPE CASAGRANDE
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