È partito nei giorni scorsi l’Italian Wine Tour, un viaggio in camper dopo l’emergenza del Coronavirus. Un itinerario enologico di 5 mila chilometri lungo lo Stivale, che farà visita a 45 cantine, in 17 diverse regioni della Penisola, all’insegna della “Fiducia nel futuro del vino italiano”. Quarantacinque storie e novanta degustazioni per capire assieme ai protagonisti come sta evolvendo e dove sta andando il vino italiano.
“Abbiamo pensato tantissimo in questi ultimi tre mesi al futuro del vino italiano e di conseguenza anche al nostro. Abbiamo affrontato questi mesi difficili ascoltando e dando voce a centinaia di aziende, raccogliendo preoccupazioni e speranze. Mai come in questi ultimi mesi ci siamo sentiti uniti a questo straordinario e complesso mondo del vino”.
Parte da queste riflessioni l’”Italian Wine Tour – We trust in our future” che Lavinia Furlani e Fabio Piccoli, direttori della testata giornalistica Wine Meridian hanno organizzato, insieme al loro team, per fare qualcosa di tangibile, per dare un contributo ed un segnale di ottimismo in una fase di ripresa del mondo del vino italiano. Mettendo insieme, quindi, fiducia e amore per il viaggio in camper, è nato il progetto “Italian Wine Tour”, un viaggio che porterà i due protagonisti, insieme ai figli Anna e Biagio, per tutto il mese di luglio in 45 Cantine del nostro Paese, in 17 diverse regioni percorrendo una distanza di circa mila chilometri.
“Sì, avete capito bene, abbiamo deciso di intraprendere un viaggio” spiegano Lavinia e Fabio, giornalisti ed esperti di comunicazione e formazione nel mondo del vino. “Ma non un viaggio come gli altri, un viaggio nella nostra Italia del vino. Ci sembra il modo migliore per testimoniare due cose per noi fondamentali: la fiducia e le relazioni. Due elementi fondamentali che forse sono quelli che più sono mancati a tutti (quindi tantissimi) coloro che hanno vissuto e stanno in parte ancora vivendo questa drammatica esperienza della pandemia”.
In Trentino Alto Adige il tour ha fatto tappa a Toblino, alla storica Cantina cooperativa della Valle dei Laghi. Interpellato sul futuro dopo l’emergenza Covid il direttore della Cantina Carlo De Biasi ha risposto: “Avevamo lavorato negli ultimi anni alla realizzazione della nuova linea Vènt, che doveva essere presentata agli operatori durante Prowein e Vinitaly. Ci siamo trovati bloccati, per l’annullamento delle fiere, ma fortunatamente abbiamo colto l’opportunità di partecipare ad un progetto nazionale di Microsoft Ambizione Italia Digital Restart che ci ha permesso di promuovere nel mese di maggio i nostri vini con tanto di degustazione non in presenza ma online e che ha coinvolto oltre alla nostra cantina numerose aziende italiane operanti in diversi settori, con l’obiettivo di aiutarle nella fase della ripartenza. Insomma un momento di criticità, dovuto all’attuale emergenza sanitaria che
è stato trasformato in una vera e propria opportunità”.
“Il futuro per noi sarà quello di riuscire a tradurre tutti gli sforzi nella valorizzazione e diffusione della nostra cultura e della nostra storia, della viticoltura di montagna, artigianale, manuale al 100 per cento. L’agricoltura e nel nostro caso la viticoltura gioca un ruolo fondamentale nella gestione del territorio e delle economie locali, se ben valorizzata permette di garantire quel reddito necessario a far permanere l’agricoltura nelle alte colline, alle pendici delle montagne, con grande beneficio per l’intero territorio, coronamento enogastronomico dell’offerta turistica, economia trainante per la nostra provincia” ha spiegato invece il presidente Bruno Lutterotti. “Questa esperienza non sarà solo la nostra, ma la vostra e di tutti coloro, e sappiamo che siamo in
tantissimi, che amano il vino italiano e che hanno una grande fiducia nel suo futuro radioso”, concludono Lavinia e Fabio.
I protagonisti del Tour: Fabio Piccoli e Lavinia Furlani, rispettivamente direttore responsabile e direttore editoriale di Wine Meridian. Una visita molto particolare quella di Lavinia e Fabio presso Cantina Toblino: un’indimenticabile pranzo-degustazione insieme allo chef Sebastian Sartorelli e a Franco Zanella direttore dell’Hosteria Toblino, al presidente Bruno Lutterotti e al giovane brand manager Giovanni Luigi Brumat. Un’esperienza sensoriale tra cucina tradizionale rivisitata, vini eccellenti, scambi di idee e pensieri, sempre rivolti al futuro. In alto i calici. (GIUSEPPE CASAGRANDE)
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