Questa volta la più attesa delle enoguide Italiane abbandona il palcoscenico Milanese per presentarsi a Roma e lo fa in grande stile. La presentazione della Guida Vitae edizione 2020 è infatti andata in scena sabato 26 ottobre negli spazi avanguardistici della nuvola di Fuksas all’Eur, con il patrocinio della Regione Lazio e di diverse altre Istituzioni.
Per l’occasione erano presenti gli oltre 600 vini premiati con le quattro viti, a disposizione del pubblico che per l’intera giornata ha avuto la possibilità di degustarli nei banchi d’assaggio suddivisi per regioni e, allestiti in blocchi rappresentativi dell’intero territorio nazionale.
La dove alcune associazioni, per diversi motivi, hanno rinunciato a stampare la loro guida rifugiandosi nel web, l’AIS continua per la sesta volta ad uscire con l’edizione cartacea fotografando lo stato dettagliato della qualità italiana in tema di vino. Non manca però di rimanere al passo con i tempi grazie all’app dedicata che ne consente una consultazione immediata.
Il filo conduttore di questa sesta edizione è stato quello della sostenibilità ambientale, argomento che tiene banco in tutte le discussioni tra wine lovers. Che si tratti di vini naturali, bio, o biodinamici, tutti gli appassionati mostrano un sincero interesse per questo aspetto, che culturalmente per quella che è la natura del vino dovrebbe essergli direttamente collegato, specialmente in un territorio ricco di biodiversità come il nostro.
Un lavoro di selezione enorme che ha coinvolto approssimativamente tremila produttori e relativi vini, in numero di circa 30000 referenze diverse. Nel contesto ambientale, si inquadrano le 22 etichette a cui è stato conferito il Tastevin AIS, riconoscimento con il quale l’Associazione individua quelle Aziende in grado di porsi come riferimento e modello di sviluppo territoriale.
Produttori che operano anche attraverso la ricerca e il rilancio della viticultura dimenticata, puntando alla riscoperta di quei vitigni autoctoni di valore che per diversi motivi rischiano l’oblio. Un grande sforzo anche simbolico quello messo in campo dall’Ais, che ha dato anche grande prova di se in un territorio come quello Romano teatro di confronto tra le diverse scuole di Sommellier negli ultimi anni .
La Presentazione della Guida Vitae 2020 è stata un evento riuscito sotto tutti gli aspetti, proseguito nel segno della tradizione Milanese e senza far invidiare nulla di questa. Un buon auspicio per il futuro della delegazione Romana dell’AIS, da cui tutti gli appassionati si aspettano di essere coinvolti con un nutrito programma di attività, in grado di dare seguito ai corsi nella costruzione della cultura del vino. Ruolo naturale e ragion d’essere dell’AIS.
Bruno Fulco
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