Ettore Prandini, presidente nazionale Coldiretti, si è recato in visita al campus della Fondazione Edmund Mach, dove ha incontrato il presidente della FEM Mirco Maria Franco Cattani.
Prandini, accompagnato dal presidente Gianluca Barbacovi e dal direttore Enzo Bottos della Federazione regionale Coldiretti Trentino Alto Adige, ha avuto modo di prendere visione degli ultimi sviluppi della ricerca in Fondazione attraverso un contatto diretto con ricercatori e tecnologi.
La visita ai laboratori, alle serre e agli impianti sperimentali è stata coordinata dal dirigente del Centro Ricerca e Innovazione, Mario Pezzotti.
Prandini in visita di cortesia alla Fondazione Mach
Una visita approfondita che ha coinvolto sia le attività di ricerca e innovazione che di trasferimento tecnologico.
Dai laboratori dedicati alla ricerca sul genome editing alla tracciabilità dei prodotti agroalimentari e metabolomica, passando per le biomasse, l’analisi sensoriale, la piattaforma di sequenziamento, Big Data e bioinformatica.
Spazio anche alle attività di lotta biologica contro le specie aliene cimice asiatica e Drosophila suzukii, la confusione vibrazionale, il vigneto smart, il meleto a guyot e molto altro ancora.
«Siamo onorati del tempo che il presidente Prandini ci ha dedicato – ha evidenziato il presidente FEM, Mirco Maria Franco Cattani-. Questa visita attesta la sensibilità e l’attenzione dedicata alla Fondazione Edmund Mach dal mondo agricolo, del quale la FEM è emanazione e col quale vuole intrattenere costantemente un rapporto di stretta e sinergica intesa e collaborazione».
Prandini in visita di cortesia alla Fondazione Mach
«Ringrazio la Fondazione Mach per la visita di oggi – ha spiegato il presidente nazionale di Coldiretti, Ettore Prandini – che mi ha permesso di avere ancora più consapevolezza del ruolo fondamentale di questo ente non solo per il territorio trentino ma anche per l’intero sistema agricolo e agroalimentare del Paese. La Fondazione Mach è un’eccellenza unica che va ulteriormente sostenuta con risorse di carattere non solo locale, soprattutto in riferimento ai progetti di interesse comunitario».
Ed ha aggiunto: «La ricerca deve tornare a essere protagonista del futuro del nostro paese, cosa che non è avvenuta negli ultimi trent’anni durante i quali è purtroppo rimasta secondaria allo sviluppo delle attività produttive. In questo contesto va valorizzata l’attività di ricerca sulla cisgenetica e le new breeding technolgies».
Soddisfatto anche il presidente della Federazione regionale Coldiretti Trentino Alto Adige, Gianluca Barbacovi che ha espresso il proprio apprezzamento per la visita ai laboratori della Fondazione.
«E’ stato molto interessante – ha evidenziato-. Il futuro dell’agricoltura ci impone scelte fondamentali sotto il profilo produttivo e ambientale, pertanto si rivela sempre più strategica la collaborazione con la FEM».
Maura Sacher
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