Appuntamento il 26 agosto nella cantina di Noto, in collaborazione con l’Accademia Nazionale Santa Cecilia per una serata musicale.
Proseguono le iniziative culturali promosse da Planeta. Il prossimo 26 agosto nella cantina di Buonivini a Noto, “Concerto in vigna” in collaborazione con l’Accademia Nazionale Santa Cecilia.
Planeta celebrerà con la musica l’inizio della vendemmia in questo territorio: proprio qui, infatti, nasce il nero d’Avola Santa Cecilia, il vino che porta il nome della famiglia e della patrona della musica e dei musicisti.
Grazie alla collaborazione con il maestro Giovanni Bietti dell’Accademia nazionale Santa Cecilia, il concerto del Trio Dmitrij avrà un programma musicale pensato per dimostrare il legame indissolubile tra la musica e il vino.
“Un legame – come ha spiegato il maestro Bietti – che è una delle segrete costanti che attraversa tutta la storia della cultura occidentale. Ma vino e musica condividono altre caratteristiche: essi infatti vivono essenzialmente nella memoria, vengono consumati (bevuti, ascoltati, eseguiti) e da quel momento, per non scomparire, devono costruirsi uno spazio nuovo, sospeso tra passato e futuro. In questo connubio – ha proseguito Bietti – si esprime infatti l’unione dei cinque sensi, musica e vino si rafforzano e si arricchiscono a vicenda dando vita a una esperienza sinestetica”.
Un significato speciale l’abbinamento con i vini Planeta, poiché la Sicilia posta al centro del Mediterraneo rappresenta l’unione fra Oriente e Occidente, così come i vini dell’azienda sintesi culturale fra tradizione e innovazione.
Il Trio Dmitrij ha alle spalle un’intensa attività concertistica in Italia e all’estero. Pur privilegiando i programmi tradizionali, con l’integrale di autori come Schubert e Šostakovič, i capolavori di Ravel, Debussy, Rachmaninov e Haydn, il Trio si è recentemente dedicato alla Musica da Camera originale di Franz Liszt.
“Accanto alla residenza itinerante Viaggio in Sicilia e a Sciaranuova Festival – hanno commentato Alessio, Francesca e Santi Planeta – con questo nuovo progetto culturale consolidiamo l’idea di legare ognuno dei territori in cui siamo presenti, dall’ovest all’est della Sicilia, ad una specifica forma d’arte che ne valorizzi le caratteristiche e ne promuova forme alternative di fruizione e una nuova possibilità di esperienza globale”.
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