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Pizza in malga

La pizza in montagna, per la precisione in malga, è un’iniziativa che ci pare degna di essere menzionata tra le idee intraprendenti e le curiose proposte che degli operatori della gastronomia si sono scervellati a proporci in questo tempo di stasi, a causa delle arcinote sciagurate ragioni.

“Pizza in Malga” è un percorso ideale e reale per arricchire l’esperienza di vita e di pizzaiolo, prima di tutto sua, di chi l’ha pensato e voluto, e di riflesso di coloro che ne godranno partecipando.
Alla base del progetto risiede una forte e consapevole attenzione ambientale.

Non è certo una novità trovare una pizzeria in montagna, napoletana o meno, ma questa è a quasi 1.200 metri, in un’area non raggiunta da corrente elettrica né da linea telefonica, per cui non si prenota, vi si arriva e si mangia. Ed è “stellata”.

Il pizzaiolo di montagna è Denis Lovatel, dal 1977 titolare della Pizzeria da Ezio di Alano di Piave (Belluno), premiato con 3 Spicchi sulla guida Pizzerie d’Italia dal Gambero Rosso e inserito nei 50 Top Pizza 2019; è citato anche nella guida di Identità Golose, e inoltre fa parte dell’Alleanza Slow Food dei Cuochi (https://www.pizzeriadaezio.it/).

Denis Lovatel ha deciso di prendere per quest’estate, fino a settembre, la gestione della Malga Domador, situata ai piedi del Col dell’Orso nelle Dolomiti Bellunesi, nel Comprensorio del Monte Grappa. La malga comprende una struttura principale, in sassi, che ospita la cucina e la sala da pranzo dell’agriturismo, un orto e una piccola fattoria di allevamento di animali da cortile, e accanto il caseificio.

«Durante il lungo periodo di lockdown – spiega Denis Lovatel – ho realizzato che vi era un piccolo tassello mancante alla mia esperienza. Sentivo il bisogno di dover stringere ancor di più il mio rapporto con la montagna, imparando da chi produce formaggi e salumi come un tempo. Insomma, vivere la natura a pieno. Da qui la scelta di individuare una malga come base e come nuova fonte d’ispirazione».

Lovatel proporrà la «pizza in pala» realizzata con uno speciale impasto lavorato con la biga e con una lievitazione di almeno 36 ore, rigorosamente croccante e studiato per essere in perfetta simbiosi con l’ambiente che la circonda. Gli ingredienti, infatti, sono tutti autoprodotti in altura, e con il supporto dei malgari locali verranno lavorati in particolar modo per la pizzeria.

Gli ospiti che raggiungeranno la malga potranno gustare le proposte del menù, inclusi i suoi speciali “topping”, occupando i 30 coperti a disposizione all’interno, oppure approfittando del progetto ‘Pic Nic Sostenibile’ ricevendo un cestino per il pranzo provvisto di coperta e tutto il necessario per godere di un pasto a stretto contatto con la natura.

La Malga Domador si raggiunge da Alano di Piave percorrendo la provinciale che conduce al Monte Palon e seguendo le indicazioni per le Malghe Comunali; dopo il Rifugio Monte Palon, si svolta a destra in località Bocca di Forca. Si prosegue poi lungo la Val di Archeset su strada in parte asfaltata e in parte sterrata fino alla malga.

Maura Sacher


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