Molti chef sono diventati veri divi dello spettacolo, e pure sponsorizzano, più o meno occultamente, marchi e prodotti.
Sembra che gli Italiani e le Italiane siano felici di affidarsi alle reti televisive per imparare a cucinare, e seguono con interesse, che a volte sembra velato da gusto sadico, le gare di cucina che imperversano su tutti i canali. Ed ecco la telegastronomia come il grande business.
Non sempre si arriva in tv perché si è famosi cuochi o pasticcieri, ma piuttosto per diventare famosi, così fa titolo nel curriculum e magari prima o poi si guadagnano delle stellette, per cui il cerchio gira e si ritorna in tv sul tappeto rosso. La trasmissione “Report” su Rai3 ha cominciato ad indagare su questo mondo ed i servizi mandati in onda ultimamente hanno squarciato il velo.
Lo chef che raggiunge una stella raddoppia il fatturato del suo giro d’affari compare in vari salotti gastronomici, in spot pubblicitari o in consulenze, apre ristoranti in giro per il mondo, fa da richiamo come ospite d’eccellenza ad eventi enogastronomici e persino a sagre. Ma quando sta nella cucina dei suoi locali? Sicuro l’individuo non ha la dote dell’ubiquità.
Tutto ciò suscita delle lamentele nel popolo dei frequentatori della ristorazione che desiderano provare l’ebbrezza della cucina “stellata”: il rapporto tra cliente e cibo si basa sulla fiducia verso lo chef responsabile della cucina e a molti piace che lui in persona venga al tavolo a illustrare i piatti creati e serviti, ma che se ne fanno di un suo sostituto? E, a questo punto, perché il “sotto chef” non può meritarsi stellette, in fondo è sua la responsabilità dell’intero sistema o no?
Ultima riflessione: perché in questi locali si debbono pagare centinaia di euro vini esclusi per la cena, quando i piatti soddisfano più l’occhio estetico che lo stomaco e l’appetito? Non so dove l’ho sentito, ma è stato commentato: “chi va in tali locali non va per sfamarsi”.
Ah certo, ci si va per snobismo, fa curriculum nel proprio prestigio sociale.
E nel frattempo lo chef con cotante stellette si sta esibendo altrove, tutto nel suo interesse.
Maura Sacher
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