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Piceno: scoprire un territorio e i suoi vini

La vitivinicoltura rappresenta la migliore espressione del Piceno. Negli ultimi anni la produzione enologica di questo territorio che si trova nella parte sud delle Marche, unica regione italiana al plurale, ha raggiunto importanti traguardi legati al riconoscimento dei vini originati dai vitigni autoctoni del territorio.

 

La Società Cooperativa Agricola VINEA ha sede in Offida che ha ottenuto la denominazione Doc nel 2001e nel 2011 la Docg e da tre anni organizza l’evento “Picenopen” con lo scopo di valorizzare il territorio, i prodotti dell’agricoltura, la storia e la cultura di questa porzione delle Marche. Le radici agricole affondano nella storia e hanno avuto sviluppo grazie soprattutto all’impegno dei produttori. Sono cinquanta i produttori associati a VINEA e quarantuno le cantine aderenti al Consorzio Vini Piceni. Molte di queste aziende producono un gradevole olio di oliva extravergine pure nella versione bio, olive destinate al consumo come Oliva Tenera Ascolana del Piceno Dop e presentate nella famosa versione fritta all’Ascolana nonché una vasta gamma di cereali.

castello e mura1

Siamo arrivati a Colli del Tronto per sistemarci in hotel in attesa di cominciare il tour nelle Colline del Piceno. Settemilacinquecento sono gli ettari vitati complessivi e le cantine aderenti al Consorzio sono presenti all’Enoteca Regionale delle Marche di Offida, nella quale dopo il saluto del presidente e del direttore del Consorzio partecipiamo alla degustazione anonima di dodici Passerina Offida Docg annata 2015. La Passerina è uno dei vitigni bianchi autoctoni più diffusi nel territorio ed è parente stretto del Pagadebit molto coltivato sulle colline della Romagna. Può essere vinificato nella versione Igt o Docg, la differenza sta nelle limitazioni delle rese per ettaro e molti produttori si orientano verso la Igt.

 

Le interpretazioni delle Cantine che abbiamo degustato hanno in comune degli ottimi colori e profumi floreali con diverse sensazioni al palato. Dopo aver effettuato assaggi nelle cantine visitate e in occasione della cena di gala la mia opinione è che allo stato attuale la migliore espressione di questo vitigno sia nella versione Spumante Brut. Breve sosta e passiamo all’assaggio anonimo di ventidue proposte di Pecorino Offida Docg annata 2014. Queste piante amano la collina e l’esposizione ad est. Media di profumi gradevoli con note fruttate e floreali e rilevanti sfumature di colori tendenti a uno splendido dorato. Al palato diverse le sensazioni, rilevo una costante di acidità comunque accettabile.

degustazione

Altra sosta e poi via con undici versioni anonime di Rosso Piceno Superiore dal 2014 al 2011. Media di profumi intensi con note di bacca rossa, spezie e frutta di bosco. Colori intensi e marcati, al gusto ho rilevato una realtà che ha bisogno di proseguire il cammino intrapreso. Chiudiamo la tornata con l’assaggio di nove Offida Docg Rosso delle annate dal 2013 al 2009 rigorosamente anonimi come gli altri vini. Profumi intensi di frutta rossa, frutti di bosco e note speziate di pepe e tabacco. Al palato si rileva una certa struttura e una buona persistenza.

 

La sosta per il pranzo la effettuiamo nei locali dell’Enoteca e abbiamo la possibilità di assaggiare formaggi e salumi locali, ottime verdure alla griglia e una gustosa peperonata, il fritto incluse le famose olive quindi deliziosi ravioli, ottime lasagne al pomodoro e gli spaghetti di Campofilone. Baccalà, frittura di pesce, il mare con l’importante porto di San Benedetto del Tronto è a una manciata di chilometri, completano il pranzo chiuso da una deliziosa torta. In abbinamento i vini degustati in mattinata che erano stati rivelati con apposito elenco. Andiamo a visitare la cantina De Angelis a Castel di Lama e assaggiamo un Rosato Spumante Marche Igt davvero gradevole. Passiamo ad una Passerina e ad un Pecorino ed infine ad un Rosso Piceno. Concludiamo la visita assaggiando l’olio extravergine ottenuto dagli olivi delle colline aziendali. Torniamo in hotel e ci prepariamo alla cena di gala che si tiene ad Ascoli Piceno presso il Caffè Meletti, storico locale arcinoto per l’Anice fin dal 1800.

 

Lo chef del Meletti ha preparato come aperitivo un misto di fritti abbinati a Passerina Brut: davvero un gradevole mariage. Gli chef marchigiani Moreno Cedroni ed Enrico  Recanati hanno preparato in alternanza le portate che sono state nell’ordine una oliva Ascolana da comporre, un brodetto di pesci, crostacei e molluschi con sentori di anice stellato, ravioli di seppia al vapore imbibiti di brodo leggero di cumino con Mosciolo selvatico di Portonovo. Il secondo piatto capretto, caprino e asparagi selvatici ha preceduto Castagnole ripiene di crema al limone, cremoso di cioccolato bianco e sorbetto al mandarino. Poi noci, fragole e lemongrass prima della piccola pasticceria. Le portate sono state abbinate a seconda della preferenza dei partecipanti che potevano scegliere nella carta dei vini composta da trentasette vini delle tipologie Offida Docg Passerina, Offida Docg Pecorino, Rosso Piceno Superiore Doc e Offida Docg Rosso.

 

La mattina seguente siamo ritornati all’Enoteca di Offida per una degustazione retrospettiva di Offida Doc Pecorino 2011. In degustazione 13 vini tutti anonimi con la nota comune di bellissimi colori e profumi intensi e floreali. Gusti al palato ovviamente differenti con una diversità oscillante tra l’evoluzione forse eccessiva e la giustezza. Pranzo in Enoteca come il giorno prima con un trionfo di salumi e formaggi, fritto e olive all’Ascolana e poi ottime tagliatelle coi porcini, le splendide lasagne, i ravioli. E poi fritto di pesce, asparagi, verdure grigliate e un’ottima torta. Il tutto in abbinamento con i vini dell’Enoteca a scelta. Una piccola sosta e poi siamo andati alla Cantina Cooperativa dei Colli Ripani a Ripatransone. Moltissimi soci conferitori e settecento circa gli ettari vitati per questa azienda nata nel 1967.

 

La grande struttura permette la realizzazione sia di vini tradizionali che biologici e di una linea dedicata all’Horeca. Degustiamo una Passerina Spumante molto gradevole 11,50°, una ferma, un Pecorino, un Rosso Piceno Doc e lo stesso in versione Bio e sono entrambi gradevoli. Davvero un’ottima impressione. Alcuni vini fanno un passaggio nella barricata composta da 350 botti e altri evolvono nei tonneaux da 500 e 1000 oppure nelle vasche di cemento. Ci spostiamo alla Azienda Biologica Centanni situata a Montefiore dell’Aso. I giovani nipoti dei fondatori ci fanno degustare una Passerina Spumante con buoni sentori e bel perlage, una Passerina Docg 2015 e un Pecorino 2014 13,80° molto fruttato. Assaggiamo l’olio extravergine originato dalle colline circostanti dalle quali si vede l’Adriatico davvero gustoso e chiudiamo la visita con un Marche Rosso Igt 2010 14,50° davvero sorprendente dedicato ai fondatori della cantina.

 

La cena di saluto serale si tiene ad Offida presso l’Osteria Ophis che ha sede nel Palazzo Alessandrini risalente al 1700. Lo chef presenta una pasticceria salata davvero sfiziosa che precede carciofi arrosto guarniti da ventricina di Fracassa e lardo abruzzese. Arriva poi una ricotta cotta con pinoli, asparagi, caciotta di vacca e zafferano. Un risotto di primavera molto delicato con finto Taleggio che è un Monte Piceno ci prepara ad un agnello con salsa di alici, capperi e tonno e ad un delizioso maiale in agrodolce con patate. Biscottini Brownies al cioccolato, frutta secca e Varnelli, biscotti funghetti offidani dei quali si tramanda la ricetta ma nessuno la rivela. I vini a scelta fra quelli degustati nelle giornate dell’educational.

 

Questo educational si conclude con la gradevole impressione di aver visitato un territorio gradevole che ti da la sensazione di tranquillità e pulizia, che custodisce storia, cultura e propone edifici storici rilevanti e non ultimi vini ed olio extravergine di notevole spessore.  Un gradito ringraziamento a Luigi Massa di VINEA che ci ha sopportato e agevolato in ogni richiesta, a Tiziana Desantis simpatica e bravissima nel tradurre tutto il possibile per i numerosi giornalisti stranieri e al Consorzio, l’Enoteca Regionale di Offida e i produttori. Il Piceno merita una visita davvero.
Umberto Faedi

 

 

 

 

 


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