Lo stabile ha subito diverse trasformazioni negli anni. Nato come ospedale delle Suore Carmelitane nel 1892, è diventato in seguito teatro, cinema a luci rosse e sala giochi. Adesso da settembre 2012, dopo un’importante ristrutturazione, frutto di tre anni di lavori, l’immobile è diventato un asilo-scuola per bambini dai 6 mesi ai 6 anni, suddivisi in 4 sezioni di nido e tre di scuola materna.
Ma la peculiarità di Clorofilla, questo il nome dato al nido-scuola, come la protagonista del libro di Bianca Pizzorno “Clorofilla dal cielo blu”, uscito negli anni ’70, è che è stato progettato come un piccolo villaggio dove la cucina tutta a vetrate, è al centro della struttura chiamata piazza, e ogni classe è rivolta al suo interno.
I 150 bimbi che la frequentano, a turno in gruppetti di 4-5 per volta passano la mattina a fianco della cucina e con l’aiuto della cuoca hanno la possibilità di entrare in contatto con gli alimenti e di poter cucinare insieme a lei.
Il progetto si chiama Atelier del Gusto, lo scopo è di avvicinare i bambini oltre che alla preparazione del cibo, anche e soprattutto alla scoperta e all’apprezzamento di tutte quelle materie prime che di solito i piccoli non amano, come per esempio le verdure. Quindi si parte dalla conoscenza dell’ortaggio, alla sua lavorazione e alla realizzazione finale. I bambini si divertono molto in questa veste di cuochi, coinvolti insieme alla cuoca nella preparazione del cibo diventano anche critici e curiosi. Oltre al cucinare, si occupano anche dell’apparecchiatura della tavola, sperimentano il piacere di stare a tavola, la convivialità e l’estetica. Da queste curiosità dei piccoli è nata la richiesta di come apparecchiare la tavola a Natale, è nata quindi l’idea di realizzare un liccolo libro “Apparecchiature di Natale” che è stato regalato proprio in occasione delle feste ai genitori.
Il menù che viene servito ai bambini dell’asilo-scuola Clorofilla viene condiviso con pediatri, nutrizionisti e con l’Asl. Una vasta gamma di alimenti tutti sani, con tanti cereali e proteine di origine vegetali come i legumi. Naturalmente viene data la preferenza alla frutta e alla verdura di stagione, nel menù non manca sia carne che il pesce. Le cotture utilizzate sono al vapore, stufate o al forno. Il fritto è abolito. Anche il sale non è molto usato, per insaporire le pietanze si preferisce adoperare gli aromi. All’ultimo piano della Clorofilla c’è un giardino pensile, dove prossimamente c’è in progetto di creare dei piccoli orti di cui si occuperanno i bambini per metterli in contatto con la natura e fargli seguire la nascita di ciò che poi mangeranno. Con l’Atelier del Gusto il pranzo diventa dunque un momento importante per i piccoli. Questo progetto è stato ideato da Giovanna Gulli e Cinzia D’Alessandro, socie e proprietarie della scuola, che hanno preso spunto da Reggio Children, ente che opera per sperimentare, promuovere e diffondere nel mondo l’educazione di qualità. Chissà se questi bambini diventeranno gli chef del futuro, o critici enogastronomici qualificati oppure semplicemente dei gourmet molto preparati?
Isabella Radaelli
Grazie per aver letto questo articolo...
Da 15 anni offriamo una informazione libera a difesa della filiera agricola e dei piccoli produttori e non ha mai avuto fondi pubblici. La pandemia Coronavirus coinvolge anche noi. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati, in questo periodo, è semplicemente ridotta e non più in grado di sostenere le spese.
Per questo chiediamo ai lettori, speriamo, ci apprezzino, di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di lettori, può diventare Importante.
Puoi dare il tuo contributo con PayPal che trovi qui a fianco. Oppure puoi fare anche un bonifico a questo Iban IT 94E0301503200000006351299 intestato a Francesco Turri