“Pane nostro, nutrimento e simbolo di umanità” è il titolo della mostra dedicata alla collezione di esemplari di pane raccolti nell’arco di un’intera vita dalla studiosa Marisa Zanzucchi Castelli.
A Parma, a Palazzo della Pilotta, che ospita anche la Galleria Nazionale, la Biblioteca Palatina e il Museo Bodoniano, il 5 settembre 2015, alle ore 11, si inaugura la Mostra dedicata al pane, primo degli alimenti, con millenni di storia e di significato che lo hanno reso tra i più preziosi dei cibi.
Il pane è un alimento antico che accompagna l’uomo durante tutta la sua esistenza ed ha conservato integro il proprio senso, in tutte le famiglie, in tutte le civiltà, in ogni epoca, in ogni ceto, senso definito dalla semplicità degli ingredienti che lo compongono e dal contributo che se ne ricava per la sopravvivenza.
Nella mostra di Parma vengono esposti 150 esemplari selezionati da una collezione di oltre 3.000 tipi di pane, raccolti nell’arco di un’intera vita. La rassegna è suddivisa nelle sezioni ‘Pani tra mito e culto’, ‘Pani del ciclo della vita’, ‘Pani dal mondo’, e svela un patrimonio unico proveniente dal territorio, messo assieme con grande passione, nutrita dalla puntigliosità della ricerca, e che da anni da anni aspettava di essere apprezzato e conosciuto.
La condivisione con la città di questo patrimonio privato assume in sé un significato di grande portata, non solo sotto il profilo storico e antropologico di una raccolta che riguarda un bene materiale, il pane appunto; infatti tale gesto può essere letto come la simbolizzazione della condivisione di un valore universale: il dono di una cultura.
«La raccolta delle forme di pane di Marisa Zanzucchi Castelli è costituita da esemplari di grande simbologia e di forte significato religioso come quelli del culto cattolico, ortodosso, ebraico e musulmano e i pani dei Santi. Sono presenti i Pani del ciclo della vita: pane dell’eros, dell’amore, delle nozze, delle feste, di Natale, di Pasqua, dei bambini, dei morti e, infine, il pane dei Continenti, Europa, America, Asia e Africa».
«Gli esemplari dei pani, di forma, sapore e colore più diversi, si affiancano ad alcuni dipinti, grandi pale d’altare, oggetti di apparato, incisioni, miniature, libri antichi dove il pane è immagine e apparizione; un accostamento che fa emergere per tutti i beni il significato dell’essere contemporaneamente frutto della concretezza e della corporeità dell’uomo e della sua capacità di simbolizzazione – nella misteriosa integrazione tra bene materiale e immateriale – nel singolo pane come nelle opere artistiche che la storia della cultura ha fatto arrivare sino a noi».
La presentazione e il Catalogo della mostra è curata da Edizioni Diabasis – Diaroads srl, Parma.
La Mostra rimane aperta fino al 29 novembre 2015.
Maura Sacher
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