Arriva l’estate e a parte alcuni incalliti degustatori, le abitudini di consumo del vino abbandonano il rosso per vestirsi di altri colori. Il più consueto è il bianco, declinato spesso anche nella piacevole veste spumantizzata. Negli ultimi anni però si fa sempre più strada nel gradimento dei consumatori anche il vino rosato.
Dietro le ragioni di questa tendenza in costante aumento non c’è bisogno di scovare chissà quale misteriosa spiegazione. Il vino per quanto oggetto di infinite diatribe, confronti culturali e tecnici, alla fine risponde per fortuna ad alcuni concetti basilari. Almeno per la stragrande maggioranza dei consumatori. Il più semplice di questi è che il vino è buono o non è buono, senza se e senza ma.
I rosati degli ultimi anni rispondono alla prima condizione, ed hanno fatto registrare un deciso aumento della qualità ingrossando le fila degli estimatori del genere. Oggi nella maggior parte dei casi non sono più prodotti dalle Aziende tanto per completare la gamma, ma hanno una loro precisa ragion d’essere. Per questo motivo su tutto il territorio nazionale aumentano eventi e manifestazioni dedicate al vino rosato.
Tra queste si inserisce anche #oggirosè, che in alcuni aspetti si differenzia rispetto a tutte le altre per la caratteristica non comune di essere una manifestazione diffusa. Infatti salutando l’arrivo dell’estate nel primo venerdì stagionale, #oggirosè vestirà l’Italia di rosa dal Veneto alla Puglia, con una serie di aperitivi, cene e degustazioni, che vedranno coinvolte cantine, enoteche, wine bar e ristoranti di tutta la penisola.
L’iniziativa creata dai Consorzi di tutela del Chiaretto di Bardolino, Valtènesi, Cerasuolo d’Abruzzo, Castel del Monte e Salice Salentino, non è un’iniziativa fine a se stessa. Differentemente da eventi messi su per fare cassa sfruttando le tendenze del momento, dietro a #oggirosè c’è un progetto con cui i consorzi puntano alla valorizzazione dei vini rosati autoctoni Italiani, come ulteriore risorsa della nostra viticultura.
“Con #oggirosé – spiega Franco Cristoforetti, presidente del Consorzio di Tutela Chiaretto e Bardolino e capofila del Patto – vogliamo dimostrare che la firma del Patto d’Intenti non rimarrà solo sulla carta. L’evento del 22 giugno è il primo passo concreto per dimostrare che i cinque Consorzi si stanno già impegnando in una promozione unitaria dei rosati italiani”.
La data prescelta non è casuale, cade infatti in concomitanza dell’International Rosè Day, un segnale che intende sottolineare la qualità raggiunta dalla viticultura in rosato italiana, ma su cui il sodalizio intende centrare il focus sull’identità dei propri vini. L’apertura ufficiale di #oggirosé è prevista per la mezzanotte del 21 giugno, presso la Tenuta San Martino di Legnago (VR) e al termine dell’appuntamento Rosé in Tenuta.
Gli appuntamenti che poi da nord a sud coinvolgeranno gli appassionati sono i più variegati e pensati per i più diversi approcci possibili. Saranno oltre un centinaio le cantine in cui verranno proposti aperitivi in rosa aperti al pubblico, affiancate da una trentina di enoteche, bar e differenti punti commerciali.
A questi si aggiungerà un programma di cene, in cui sarà possibile esplorare la possibilità di abbinamento dei rosè ottenuti da uve autoctone del territorio. I più tecnici potranno approfondire la conoscenza della vinificazione dei vini rosati, attraverso le degustazioni guidate organizzate dai cinque consorzi. Sicuramente dopo #oggirosé saranno in molti a far cadere i pregiudizi su una tipologia di vino che può regalare grandi sorprese.
Bruno Fulco
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