Dalla consueta analisi Ismea contenuta nell’Overview sui mercati agroalimentari di questa settimana ormai in chiusura, emerge un graduale miglioramento per i lattiero-caseari.
Per il bestiame bovino si prevede una maggiore fluidità degli scambi e una discreta attività di macellazione.
Stabile la prospettiva per il comparto suino, con un probabile leggero aumento dell’offerta di capi da macello e un graduale assestamento dei tagli.
Sul mercato degli avicoli la situazione resta positiva grazie alla vivacità degli scambi in tutte le principali piazze nazionali. Sia le faraone che il tacchino potrebbero beneficiare, questa settimana, di una maggiore propensione all’acquisto. Buono l’andamento anche per i conigli, mentre i prezzi delle uova dovrebbero mostrare un andamento stazionario.
Per i lattiero-caseari il quadro sembra gradualmente migliorare: i prezzi del burro e, da questa settimana, anche quelli del latte scremato in polvere hanno invertito nella Ue una prolungata tendenza negativa.
In ambito nazionale si registra qualche accenno di miglioramento per le materie grasse, prevale invece l’attesa sul circuito dei formaggi grana a denominazione. I mercati cerealicoli restano per lo più stazionari, evidenziando movimenti al rialzo solo per il granoturco. In relazione agli ortaggi, restano in tensione, anche nella prospettiva di breve termine, i prezzi dei pomodori.
Quotazioni al rialzo per le carote, mentre i listini per tutte le verdure a foglia si mantengono su livelli molto elevati. Nel comparto frutticolo buono l’ andamento delle pere, mentre l’uva da tavola continua a subire i contraccolpi di una richiesta piuttosto frenata sui mercati interni e di una maggiore pressione del prodotto di importazione. Mercati calmi con qualche assestamento al ribasso dei valori per le mele, le cui disponibilità sui circuiti all’ingrosso registrano un progressivo ampliamento con l’avanzamento delle operazioni di raccolta.
Per i vini e le uve da vino non si registrano novità, continua la situazione di stallo. Da una prima analisi Ismea sulle quotazioni delle uve da vino per le zone di Verona e Asti non emergono, in media, variazioni sostanziali, né si prevedono a breve cambiamenti repentini.
Riguardo infine agli oli di oliva, i mercati internazionali potrebbero confermare un assestamento al ribasso delle quotazioni, in un contesto di ulteriore pressione dell’offerta greca e in parte anche spagnola. Le prime valutazioni sulla produzione 2015/2016 segnalano, nel frattempo, quantità e qualità più che soddisfacenti nell’intero bacino del Mediterraneo.
A. B.
Grazie per aver letto questo articolo...
Da 15 anni offriamo una informazione libera a difesa della filiera agricola e dei piccoli produttori e non ha mai avuto fondi pubblici. La pandemia Coronavirus coinvolge anche noi. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati, in questo periodo, è semplicemente ridotta e non più in grado di sostenere le spese.
Per questo chiediamo ai lettori, speriamo, ci apprezzino, di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di lettori, può diventare Importante.
Puoi dare il tuo contributo con PayPal che trovi qui a fianco. Oppure puoi fare anche un bonifico a questo Iban IT 94E0301503200000006351299 intestato a Francesco Turri