Successo confermato anche per la seconda edizione del «No Binge – Comunicare il consumo responsabile», un progetto, promosso da Federvini (Federazione Italiana dei Produttori, Esportatori e Importatori di Vini, Acquaviti, Liquori, Sciroppi, Aceti e Affini), in collaborazione con le università italiane, volto a sensibilizzare i giovani alla prevenzione dell’abuso di bevande. «No Binge» ovvero no abbuffata.
La seconda edizione
Questa seconda edizione ha visto protagonisti ottanta studenti del Corso di Laurea Magistrale in Marketing e Comunicazione d’Impresa del Dipartimento di Management dell’Università degli Studi di Verona che, hanno raccolto l’invito a realizzare un piano di comunicazione diretto ai propri coetanei, per promuovere il consumo consapevole di vini e spiriti.
Il progetto
Suddivisi in gruppi di lavoro, i ragazzi hanno raccolto la sfida e messo in moto la loro creatività utilizzando le proprie competenze acquisite nel loro corso di laurea realizzando una campagna di marketing di elevato valore sociale.
Dopo i colleghi dell’Università La Sapienza di Roma e dell’Università Luigi Vanvitelli di Capua degli scorsi anni, è toccato quindi a Verona il riconoscimento No binge. Un progetto di giovani che parlano a giovani su un problema dalla inquietante diffusione.
Il pensiero di Chiara Soldati
«Si compie oggi un ulteriore progresso per questa iniziativa che Federvini ha scelto di sostenere con determinazione coinvolgendo i docenti e gli studenti delle Università del nostro Paese – ha commentato Chiara Soldati, Presidente del Comitato Aspetti Sociali Alcol di Federvini – Con la seconda edizione, realizzata con la Prof.ssa Paola Signori, abbiamo esteso il campo di azione centrando ancora un successo in termini di partecipazione e di interesse. Credo che la formula di collaborazione individuata dal progetto ‘No Binge’, che vede unite la Federazione, le imprese e le università con i loro docenti e studenti, sia la carta vincente per massimizzare la diffusione di un messaggio importante come quello relativo al consumo responsabile”.
La giuria
Quattro i piani di comunicazione selezionati tra i 32 elaborati partecipanti dell’edizione veronese dalla commissione selezionatrice del progetto, formata dalla Prof.ssa Paola Signori, dal dr Umberto Pasqua, dalla dr.ssa Francesca Migliarucci e dr.ssa Francesca Danni.
La proclamazione
La proclamazione dei vincitori fatta alla presenza di Francesca Migliarucci, Responsabile Affari Internazionali e Area Comunicazione di Federvini e di Umberto Pasqua, Presidente di Pasqua Vigneti e Cantine e Consigliere di Federvini, ha visto la premiato il progetto dal titolo «Pensiamoci su» delle studentesse Caterina Bizzarri, Martina Di Marco e Alice Rocchetti, che hanno prevalso per la qualità del lavoro e il profilo creativo della proposta.
«Sono lieto di aver partecipato ad un evento che dimostra la bontà di un progetto di valenza sociale come questo intrapreso da Federvini. Come produttori vitivinicoli siamo impegnati per la promozione di uno stile di vita equilibrato, che include naturalmente il consumo moderato e responsabile delle bevande alcoliche. Farlo presso il pubblico dei più giovani è un motivo di soddisfazione ulteriore» ha aggiunto Umberto Pasqua, Presidente di Pasqua Vigneti e Cantine e Consigliere di Federvini.
Maggiori informazioni qui
Grazie per aver letto questo articolo...
Da 15 anni offriamo una informazione libera a difesa della filiera agricola e dei piccoli produttori e non ha mai avuto fondi pubblici. La pandemia Coronavirus coinvolge anche noi.
Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati, in questo periodo, è semplicemente ridotta e non più in grado di sostenere le spese.
Per questo chiediamo ai lettori, speriamo, ci apprezzino, di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di lettori, può diventare Importante.
Puoi dare il tuo contributo con PayPal che trovi qui a fianco. Oppure puoi fare anche un bonifico a questo Iban IT 94E0301503200000006351299 intestato a Francesco Turri