Nino Franco si conferma “re” del Prosecco
Ha conquistato i gradini più alti del podio nella “top ten” stilata da Wine-Searcher, il portale internazionale che decreta la popolarità di un brand. L’export delle bollicine Docg targate Valdobbiandene, Conegliano, Asolo e della Doc Veneto, Friuli Venezia Giulia registra cifre da capogiro.
E’ Nino Franco il re indiscusso del Prosecco.
Una denominazione che continua a mietere successi con cifre da capogiro. Nino Franco, un nome che ha contribuito a scrivere la storia della famosa denominazione oggi patrimonio dell’Unesco (la cantina fu fondata nel 1919) ha conquistato i gradini più alti del podio nella graduatoria stilata da Wine-Searcher, il portale internazionale di riferimento nel mondo per la comparazione dei prezzi dei vini, che rileva i listini di migliaia di enoteche e wine shop, ma analizza anche i gusti dei wine lover che decretano poi la popolarità di un brand.
1° il Prosecco Vigneto di San Floriano, 2° il Superiore Nodi di Col del Vent
Al primo posto troviamo il Valdobbiadene Prosecco Vigneto della Riva di San Floriano Superiore (92 punti) e al secondo posto il Valdobbiadene Prosecco Superiore Nodi (92 punti), 100% Glera proveniente dalla singola particella di Col del Vent (Valdobbiadene).
Completa il podio un’altra storica griffe, la cantina di Adriano Adami con il Valdobbiadene Prosecco Vigneto Giardino Rive di Colbertaldo Dry (91 punti).
Con il suo appeal il Prosecco si conferma la carta vincente del vino italiano
Da qualche anno ormai, con il suo “appeal”, il fenomeno Prosecco si conferma la carta vincente del vino italiano. Il successo planetario è dovuto soprattutto ad un fattore, la straordinaria versatilità, che lo rende il compagno ideale per la creazione di numerosi cocktail. Se prendiamo in considerazione la storica Denominazione d’origine controllata e garantita di Conegliano e Valdobbiadene assieme alla Docg delle Colline Asolane e aggiungiamo la Doc più giovane che comprende oltre al Veneto anche il Friuli Venezia, il fenomeno Prosecco nel 2023 ha superato con le esportazioni quota 1,6 miliardi di euro, un quinto del totale nazionale, in crescita sugli 1,5 miliardi del 2022.
L’export della “galassia Prosecco” registra cifre da record nel mondo
Da gennaio ad agosto 2024 l’export della “galassia Prosecco” ha superato la cifra di 1,1 miliardi di euro surclassando la gamma complessiva delle bollicine italiane.
E se sono numerosi i produttori, in un vasto territorio tra il Veneto e il Friuli Venezia Giulia (dalla Doc alla Docg che abbraccia le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene Patrimonio Unesco,
lo stesso si può dire per i consumatori che vanno alla ricerca delle bollicine più vicine ai propri gusti.
Le valutazioni incrociate delle più importanti riviste internazionali
A mettere in fila i Prosecco migliori del mondo secondo le valutazioni incrociate di diverse fonti della critica internazionale, come “Robert Parker Wine Advocate”,
“Jancisrobinson.com“, “Wine Spectator”, “Wine Enthusiast” e “Decanter”, ci ha pensato, a poche settimane dall’inizio delle festività natalizie, il periodo di punta per le bollicine, “Wine-Searcher”,
il portale di riferimento nel mondo per la comparazione dei prezzi dei vini, che monitora i listini di migliaia di enoteche e wine shop, ma anche i gusti dei wine lover che decretano la popolarità di un prodotto.
3° Adriano Adami con il Prosecco Dry Vigneto Giardino Rive di Colbertaldo
Come abbiamo visto, in testa alla “The World’s Best Proseccos of 2024”, formata da tutti vini che arrivano dalla zona storica (quella del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg) figura Nino Franco con il Valdobbiadene Prosecco Vigneto della Riva di San Floriano Superiore (92 punti) al primo posto e con il Valdobbiadene Prosecco Superiore Nodi (92 punti) al secondo posto. Al terzo posto Adriano Adami con il Valdobbiadene Prosecco Dry Vigneto Giardino Rive di Colbertaldo (91 punti).
Al 4° posto la cantina Ca’ dei Zago con i suoi cento anni di storia
Al quarto posto troviamo poi la cantina Ca’ dei Zago, piccola ma importante realtà di Valdobbiadene che nel 2024 festeggia 100 anni di storia, presente nella “top ten” con il suo Dosaggio Zero (91 punti).
Al quinto ancora Adriano Adami con il Valdobbiadene Prosecco Superiore Col Credas Rive di Farra di Soligo Brut (90 punti) che precede, al sesto posto il Valdobbiadene Prosecco Superiore Vecchie Viti (90 punti) della cantina Ruggeri, una delle punte di diamante del Prosecco, fondata da Giustino Bisol e Luciano Ruggeri nel 1950 e oggi di proprietà del Gruppo Rotkäppchen-Mumm.
Nella “top ten” anche il millesimato di Nani Rizzi, famiglia di viticoltori dal 1887
Al settimo posto troviamo poi il Valdobbiadene Prosecco Millesimato Extra Brut di Nani Rizzi, storica famiglia di viticoltori dal 1887.
All’ottavo posto della “top ten” ritroviamo Nino Franco con il Primo Franco (90 punti) e al nono posto BiancaVigna, cantina con sede a Conegliano ai piedi della collina di Ogliano e che può contare su 32 ettari di vigneti, conduzione biologica, con il Soligo Brut (91 punti).
Al decimo posto chiude la “top ten” il Valdobbiadene Prosecco di Cartizze di Col Vetoraz (90 punti), altra importante azienda di riferimento fondata da Francesco Miotto nel 1993 insieme all’agronomo Paolo de Bortoli e all’enologo Loris Dall’Acqua.
In alto i calici. Prosit! (GIUSEPPE CASAGRANDE)
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