Il vice sindaco Luigi Ialuna rappresenterà il piccolo borgo del messinese. L’elezione in occasione dell’Assemblea nazionale dell’Associazione che si è svolta a Torino nell’ambito del Salone del Gusto.
Mirto, comune in provincia di Messina, ha partecipato per la prima volta all’Assemblea nazionale dell’Associazione Città del Bio che si è svolta a Torino in occasione del Salone del Gusto. Il vice sindaco Luigi Ialuna è stato eletto dall’Assemblea nel Consiglio Nazionale delle Città del Bio.
“Un incarico importante, per certi versi inaspettato – ha dichiarato Luigi Ialuna – perché Mirto soltanto da pochi mesi è diventato socio, ma che mi vedrà impegnato da subito nel sostenere la costituzione di un Bio-Distretto nel territorio dei Nebrodi con l’utilizzo del Marchio Italia del Bio, registrato e protetto a livello internazionale, di proprietà di Città del Bio”.
L’Associazione è un sodalizio che unisce oltre 250 comuni e regioni che condividono la scelta di promuovere l’agricoltura biologica, intesa sia come modello colturale sia come progetto culturale. Il comune di Mirto ha partecipato al Salone del Gusto con i propri prodotti di eccellenza.
Il suino nero e la provola dei Nebrodi con olio bio di minuta, tutti presidi Slow Food, delle aziende agricole di Mirto (la Paisanella e Nebros) sono stati apprezzati da giornalisti, operatori ed amministratori che hanno visitato lo stand delle Città del Bio all’interno del Parco Valentino.
L’Associazione ha già promosso a livello nazionale, come soggetto attuatore e con importanti risultati, la costituzione dei BioDistretti del Suol D’Aleramo e Terre del Giarolo, territori prevalentemente agricoli in cui si valorizza l’agricoltura sostenibile, la tutela dell’ambiente e del paesaggio, la cultura locale e un turismo di qualità.
“Mirto insieme ad altri comuni siciliani – ha sostenuto Antonio Ferrentino presidente dell’Associazione Citta del Bio – avranno un ruolo importante in questa fase per promuovere i Bio Distretti in Sicilia e la cultura del territorio inteso come spazio abitato da una comunità con la sua identità ed i suoi saperi e le attività economiche legate al mondo dell’agricoltura”.
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