Milano punta sulle statup dell’agroalimentare per riqualificare le periferie. Un progetto dal segno positivo che punta alla creazione e riqualificazione di aziende attraverso il progetto “OpenAgri”, progetto triennale da 6,2 milioni di euro, finanziato dalla Commissione Europea, capofila il Comune di Milano, a cui aderiscono diversi partner tra cui la Fondazione Parco Tecnologico di Lodi, la Camera di Commercio di Milano, il Politecnico di Milano, la Università degli Studi di Milano. Potrebbe essere un progetto da applicare su larga scale a tutte le periferie degradate delle nostre città.
Gli aspiranti imprenditori potranno acquisire le competenze tecnologiche e manageriali utili per trasformare il proprio progetto in una realtà di successo agroalimentare all’interno dell’Incubatore Alimenta ubicato nel Parco Tecnologico di Lodi Science Park dove.
“L’agroalimentare è uno dei settori in cui la nostra Amministrazione crede con convinzione – ha dichiarato nel corso di una conferenza il Sindaco di Milano Giuseppe Sala – Recupero delle cascine, valorizzazione del patrimonio e delle attività agricole, attuazione della food policy: sono questi gli ambiti in cui stiamo investendo e che intendiamo continuare a promuovere con azioni concrete. OpenAgri è senza dubbio un valido esempio di tale impegno. Si tratta di un progetto di qualità, che offrirà nuove opportunità professionali e imprenditoriali, grazie alla riqualificazione della cascina Nosedo e alla realizzazione nell’area di ‘Porto di Mare’ di un polo agricolo attrattivo e all’avanguardia”.
Le cascine, presenza dell’antico mondo rurale milanese, porteranno avanti tradizione e tecnologie avanzate atte alla creazione di aziende competitive. La prima cascina ristrutturata sarà la Cascina Nosedo di Milano che diverrà un polo agricolo d’eccellenza, ospitando startup del comparto agrifood e attività di inclusione sociale per la riqualificazione della periferia.
La Cascina Nosedo, vicina a Rogoredo nella periferia Sud di Milano, a ospiterà un “Open Innovation Hub” per l’agricoltura periurbana finalizzato alla valorizzazione dell’area milanese di “Porto di Mare” ai confini della frangia urbana tra il Parco Agricolo Sud Milano e il quartiere Mazzini. Sarà installato un impianto di coltura Acquaponica, cui si uniranno altri metodi di coltivazioni e colture “fuori suolo” e “in suolo”.
Ma questo è solo il primo progetto altri stanno partendo con tutto il loro carico di innovazione del settore sempre attenti all’inclusione sociale e alla riqualificazione di periferie che si pensavano perdute.
Roberta Capanni
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