Mattarella e la Benedina uve ritrovate in Polesine
Giacciano con Baruchella 09 giugno 2022
Siamo nel comune di Giacciano con Baruchella, Alto Polesano sulle sabbie dell’Adige, che prima della sua definitiva deviazione, scorreva nel territorio di questo comune dal lungo nome.
Una nota curiosa, i due paesi vicini, fusi ormai da tempo in un unico comune, erano un territorio di confine.
Giacciano, (ex Ducato Estense), era il confine nord dello Stato Pontificio, mentre Baruchella era il confine ultimo a sud della Repubblica Veneta.
Terra dalla grande storia e dalle molte sovrapposizioni culturali.
Siamo da Vittorio Comini, che qui coltiva la Benedina, a bacca rossa e la Mattarella, a bacca bianca.
Vittorio fisico robusto del contadino, capelli neri, viso aperto e sorridente, parlare calmo e propositivo, aperto al confronto ,nasce frutticoltore, con qualche parcella coltivata a vite, in questo lembo della fertile Pianura Padana.
Nel comune e dintorni si coltivava la vite, e negli anni del dopoguerra era presente una fiorente cooperativa vitivinicola.
Quando, per vicissitudini legate al periodo, negli anni 90 ,la cooperativa cessa l’attività, Vittorio che già vinificava decide di farla diventare una professione.
Diventa vignaiolo e vinificatore della sua produzione.
Il percorso della sua azienda è fortemente legato alle due varietà già nominate.
Assieme al circolo AIS di Rovigo guidato da Dante Brancaleone , queste, vengono, allora, periodicamente degustate e valutate, i vini di Vittorio superano “l’esame”, la cosa da nuovi stimoli a Vittorio, che con la coltivazione della Mattarella e della Benedina, diventa il custode di queste due varietà.
La Mattarella è una varietà a bacca bianca di buona produttività, le gemme produttive sono la terza o la quarta, grappolo medio e portamento filante degli apici vegetativi.
Nei tempi passati era una varietà tardiva, questo la penalizzava per la sanità e la possibilità di terminare, entro l’inverno la fermentazione.
Ora con l’innalzamento delle temperature la Mattarella matura meglio e prima, conservando una ricchezza in acidità totale anche di 7 g/lt.
È un vino che matura nei sei mesi successivi alla produzione, particolarmente indicato nella forma frizzante.
Abbinamento con il cibo, assolutamente il pesce piccolo fritto e le carni bianche.
La varietà Benedina, a bacca rossa , recuperata da pochi anni, in località di Pissatola e moltiplicata dall’istituto Sperimentale di Conegliano, è un’uva dal grappolo conico a forma bifida che ricorda, per la forma, l’Uva Gatta.
Ha buona produzione, dà vini di colore con una struttura tannica importante, a volte con note verdi che ritornano nel vino da poco prodotto.
Questo vino, si abbina a meraviglia con il cibo, Re dell’ospitalità del Polesine, “il maiale”.
Le sue carni, gli insaccati, in tutte le forme ed espressioni sono benedetti dalla Benedina.
Vittorio, completa e promuove la didattica attiva nella sua azienda, con visite ai vigneti e alla cantina di scolaresche delle scuole locali, un bel modo di far conoscere e tramandare ai giovani gli aspetti di un territorio.
Insieme a Romolo Cacciatori, Dante Brancaleone ha fondato l’Associazione Vini Storici Polesani, con il compito, di ricordare, le origini antiche della viticoltura Polesana, con un occhio di riguardo alla salvaguardia e al recupero di parte della biodiversità viticola , che per molta parte è andata perduta.
Tanto lavoro e luoghi della memoria molto interessanti, in questo lembo di Polesine che merita di essere più conosciuto e visto.
Con la raccolta del materiale da analizzare al DNA , insieme ai vini da lui prodotti, lasciamo Vittorio, custode di Mattarella e Benedina, con la promessa di collaborazione e costante contatto con GRASPO.
Buon viaggio a tutti
Aldo e Luigino
Azienda Agricola Vittorio Comini
via Borgonuovo, 1300
Giacciano con Baruchella (RO)
CELL. 3462205921
https://vinicomini.jimdofree.com/
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