Marco Stringaro e il valore del progetto Italiko Drink
L’uso dei termini in lingua inglese si sa, a volte viene usato per sentirsi più “fighi” o per dare un tono alle cose donandogli un tono di esotismo per renderle più attraenti.
Alcuni di loro però si rendono necessari perché la loro traduzione in italiano non riuscirebbe a rendere esattamente quello di cui si parla. Questo vale senz’altro quando si parla di “Packaging”.
Questo temine non racchiude semplicemente le modalità con le quali un prodotto viene confezionato per la vendita ma è un discorso a tutto tondo che può diventare determinante per la commercializzazione e il gradimento del pubblico verso un determinato prodotto.
Questo almeno è quello che dicono i risultati di tutte le più importanti ricerche in ambito di neuroscienze.
Sono ormai diversi i lavori che sintetizzano nelle conclusioni come colori materiali ed altri aspetti del Packaging possano influenzare in maniera profonda le intenzioni di acquisto del target di consumatori che le aziende profilano come destinatari dei loro prodotti.
Egnews aveva già anticipato questa tendenza organizzando diversi anni fa il Premio Mediterraneo Packaging, quest’anno giunto alla sua decima edizione e che come sempre si svolgerà nello splendido scenario di Castellammare del Golfo il 9 luglio con la premiazione delle confezioni segnalate dalla giuria.
Per approfondire questo tema è molto utile scambiare qualche opinione con Marco Stringaro che del packaging ha fatto una leva importante della sua attività e che dopo tante esperienze in altre aziende ha deciso insieme ai suoi soci di avviare il progetto ItalikoDrink con cui produce distillati di qualità ed in cui il packaging è veramente di grandissimo livello e capace di dare una spinta alla qualità del prodotto:
Marco Stringaro e il valore del progetto Italiko Drink
Tantissime esperienze tutte di livello e che hanno lasciato il segno. Il progetto Italiko deriva dalla maturazione di queste oppure il concetto di packaging come leva di marketing è sempre stato un tuo credo da sempre?
Nella mia vita lavorativa, dopo aver fatto l’imprenditore per più di vent’anni ho scoperto la mia vena creativa e l’importanza del marketing.
Ho ceduto le mie attività proprio perché erano in un settore che non mi permetteva di sfruttare le mie capacità e di lavorare con le idee e la bellezza, in seguito, per questo, ho aperto la mia agenzia di marketing e comunicazione che mi ha dato modo di collaborare con aziende molto importanti nella creazione del packaging per il rilancio di brand storici.
Il successo ottenuto ha confermato quanto l’estetica sia fondamentale per un progetto ambizioso. Sono sempre stato convinto che la vista sia il primo senso che permette di scegliere un prodotto e che la bellezza estetica sia necessaria soprattutto se accompagnata da una grande qualità, non a caso lo slogan nel nostro progetto è
“ IL BUONO PUO’ ESSERE ANCHE BELLO”.
Figli di maggior successo nati da questa filosofia concettuale sono i liquori e distillati della lineaLuxuryItaliandistilled. Probabilmente un settore in cui l’Italia ha moltissimo ancora da rivelare?
Proprio come dice lei le cose che ho sempre creato per me sono “FIGLI”. Il design italiano ormai riconosciuto e amato in tutto il mondo credo sia ancora una delle carte vincenti in molti settori.
Per quanto riguarda il mondo dei distillati invece sono convinto che osare non sia ancora nella filosofia di molte aziende così come il marketing e la comunicazione, si tende sempre a seguire il classico e strade percorse da anni, anche per via di costi di produzione che ovviamente bisogna avere il coraggio di investire.
Packaging fuori da ogni schema, forme uniche, verniciature mai realizzate prima e lavorazioni artigianali sono tra i fattori che possono invece, secondo noi, cambiare il percorso di un progetto.
E’ sulla base di questa filosofia che è nata la linea IL DISTILLATO italiano di Italiko Drink
Un discorso che non si improvvisa e che ha bisogno di specializzazione, frutto di ricerca e competenze infatti dietro a questo progetto c’è un team che lavora
Sicuramente questo progetto è il frutto delle mie esperienze di successo e conoscenze derivate da anni di lavoro e studio, ma credo che la capacità fondamentale di un imprenditore debba essere quella di circondarsi di professionisti che sposano una filosofia e che insieme la perseguono.
Teste diverse ognuna capace nel proprio ruolo che credono in un progetto, questo per me è il team ideale che credo di aver formato.
I miei quattro soci hanno collaborato con me per più di due anni in uno dei momenti più difficili dell’economia mondiale per riuscire a realizzare un progetto basato sulle mie idee così tanto ambizioso e complicato ma non solo,
molti dei nostri fornitori si sono appassionati alla mia visione mettendo le loro competenze a nostra disposizione per aiutarci a raggiungere il nostro obiettivo che alla fine di tutto guardando le nostre referenze e assaggiando i nostri prodotti siamo riusciti a raggiungere.
A proposito di ricerca la qualità dei materiali impiegati per le bottiglie, tappi, incisioni e serigrafie sembrano veramente il manifesto dell’importanza del packaging e di quanto credete in questo aspetto
Volevamo qualcosa di mai realizzato prima in questo settore, la ricerca delle forme dei vetri, l’idea della laseratura, di una verniciatura glitterata opaca effetto pietra “stars paillettes bagliore” mai utilizzata prima, sono frutto di due anni di ricerca e studio.
Le faccio un esempio, per poter attaccare l’etichetta in modo che non sia visibile sotto la bottiglia e non rovini esteticamente i nostri gioielli e vista la ruvidità della verniciatura è stata usata una colla speciale di uso comune in altri settori. L’insieme dei materiali scelti crediamo sia riuscita a rendere reale ciò che nella mia testa avevo immaginato.
Naturalmente il packaging è importante, ma di base se non c’è la qualità è uno sforzo inutile e per questo aspetto per la Linea LuxuryItaliandistilled quale lavoro di ricerca è stato fatto per garantire un elevato livello del prodotto?
La ns. produzione è ritenuta tra le più qualificate nel contesto del mercato super alcolici.
Abbiamo, al suo interno, figure di primo piano per esperienza e provate capacità di ricerca nel mondo dei distillati. L’attività si basa nell’assoluto rispetto delle pratiche HACCP e della filiera agroalimentare.
Lo straordinario uso di tecniche antiche con i metodi più avanzati della ricerca moderna sono parte del ns. DNA. Dalla ricerca delle materie prime cento per cento italiane alla loro lavorazione, dalla distillazione alle infusioni, dalle decantazioni alle filtrazioni, tutto è all’insegna di una ricerca assoluta della perfezione.
Quanto può essere determinante il packaging per i prodotti di grande qualità allo scopo di farli uscire dalla nicchia ed attrarre il grande pubblico portandolo ad aumentare la propensione di spesa?
Per me è sempre stato il fattore più importante se un prodotto non si sceglie prima con gli occhi non lo si acquisterà mai.
Il packaging credo da sempre su uno scaffale sia il primo motivo per cui si acquista oppure no un prodotto, oggi viviamo in un mercato dove l’aspetto ha una notevole importanza, ciò che vale si vede, si tocca e poi si assaggia.
Di qualcosa di cui ci si innamora non si bada al costo pur di averlo, oggi purtroppo è anche vero che si acquista ciò che va di moda, per questo non sempre si acquistano prodotti eccellenti ad un giusto costo, ma per fortuna, sono convinto che esista una nicchia di acquirenti consapevoli che sanno riconoscere un prodotto che realmente vale indipendentemente dalle mode.
Qual è il vostro target di riferimento o chi pensate possa apprezzare di più un prodotto come il vostro che sposa qualità design ed eccellenza produttiva?
Chiaramente i nostri prodotti sono collocati nella nicchia super premium, per questo non alla portata di tutti i locali, ma essendo la nostra produzione macchinosa e complicata non potremmo nemmeno produrre milioni di pezzi, direi che i locali top e le enoteche nelle grandi città siano il nostro mercato di riferimento più probabile.
Ciò che sta accadendo di molto interessante anche grazie ai social media è l’interesse da parte di molti clienti esteri che importano brand molto conosciuti dell’eccellenza italiana nei loro paese, tra i quali Inghilterra, India , Spagna, Giappone, Lussemburgo e Cina.
Qual è il modo ideale di promuovere lo sforzo creativo del packaging assicurandogli adeguata visibilità e, per il tipo di prodotti tipo i vostri quali sono i canali più idonei alla distribuzione?
Oggi esistono grandi mezzi di comunicazione come i social media che possono fare una differenza e dare prestigio e visibilità ad un progetto come il nostro su cui stiamo investendo molto.
Abbiamo creato un sito, crediamo all’altezza, che vien promozionato attraverso le pagine, stiamo inserendo i nostri prodotti nei più grandi distributori di bevande italiane e tutto questo sta accadendo per via delle mie conoscenze e grazie alla credibilità conquistata nei miei successi del passato e ammetto questo rende le cose sicuramente più semplici.
Credo invece che per un’azienda nuova che parte in questo momento sia veramente difficile entrare in un mondo complicato e macchinoso come il nostro.
Tra i social media tipo instagram, il lavoro degli “influencer”, la pubblicità in tv o sui media tradizionali e la presenza diretta agli eventi anche come sponsor, come si colloca l’importanza del packaging per la riuscita di un prodotto?
Stiamo vedendo, in questi cinque mesi dall’inizio della commercializzazione, l’importanza dei social media e degli eventi di settore come il Vinitaly da cui nascono contatti e relazioni che sono le basi per la costruzione del nostro futuro sia in Italia che all’estero.
Ormai come dicevo prima le persone acquistano qualcosa che è di moda ed è il grande lavoro che stiamo cercando di fare, ma oltre la moda vogliamo che chi acquista i nostri distillati sia felice di aver speso bene il proprio denaro.
È chiaro che l’impatto visivo è il primo motivo per cui anche sui social media o ad un evento nasce interesse, senza l’immagine forte, accattivante e diversa dalle altre crediamo sia difficile riuscire a crearsi una propria nicchia di estimatori in un mercato ormai quasi saturo di prodotti di ogni genere.
Siamo partiti proprio con l’idea di creare qualcosa di unico mai realizzato prima per suscitare curiosità ed interesse da parte degli operatori di settore sia della possibile clientela non dimenticando mai l’altissima qualità dei prodotti che ci permetterà in futuro di continuare a farci amare.
Per finire come dico sempre, sfido chiunque dopo aver bevuto un nostro distillato a riuscire a gettare una nostra bottiglia vuota.
Bruno Fulco
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