Si chiama “Sharing Soave: the Osteria Experience in Verona” la guida edita in italiano e inglese dal Consorzio del Soave, in collaborazione con AGSM, dedicata alle osterie veronesi.
“Sharing Soave: the Osteria Experience in Verona”, presentata in anteprima di Vinitaly nella sede di AGSM, la società veronese di fornitura gas ed energia elettrica, è la nuova pubblicazione curata dal Consorzio del Soave, autori Susan Hedblad, Ugo Brusaporco, Patricia Guy.
Il concetto di osteria richiama alla memoria un tradizionale locale, gestito da un oste che spilla per i clienti il vino direttamente da botticelle, in un ambiente rustico, impregnato di odori acuti, ove gli uomini si ritrovavano al ritorno dal lavoro o per bighellonare nelle serate, come i forestieri di passaggio per trovare compagnia. O più modernamente, sempre concepito come un luogo di ritrovo pubblico, un locale nel quale viene servito vino accompagnato da cibarie, spuntini freddi a base di salumi e formaggi, o fritture calde tipo le polpette.
L’etimologia richiama la sua funzione di base che è quella dell’ospitalità, giacché il termine deriva dal più antico significato latino “hospes/hospitis”, in funzione dell’antico concetto che l’ospite era “sacro”, da trattare con benevolenza.
È diffusa anche la variante “colta” «hostaria», e persino «Antica Hostaria», modernamente usata in funzione “raffinata”, per battezzare di lustro il locale. Ne ritroviamo dal Nord al Sud della Penisola.
Questa pubblicazione del Consorzio di Tutela del Soave, presentato con la partecipazione di Fabio Venturi, Presidente AGSM, Giampietro Cigolini, Direttore Generale AGSM, Arturo Stocchetti, Presidente del Consorzio del Soave, Aldo Lorenzoni, Direttore del Consorzio del Soave, e Leo Ramponi della trattoria “Al Bersagliere” in rappresentanza delle Osterie di Verona, si propone come un percorso tra mille emozioni, alla scoperta dei sapori di un tempo, accompagnati dal vino Soave.
Trenta locali storici della ristorazione scaligera sono descritti nel libro, tutti legati alla buona tavola della tradizione e vini del territorio e principalmente al vino Soave, il vino bianco per eccellenza della tradizione contadina.
La più genuina ristorazione di Verona risale e si identifica con l’osteria, in una schiera di locali dove tavoli con tovaglie a quadretti, sedie e panche possono raccontare il succedersi delle generazioni attorno ad un calice di Soave.
Maura Sacher
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