L’Italia avrà finalmente una legge per il BIO
Il senato ha approvato da pochi giorni in via definitiva il disegno di legge per il settore biologico.
Poco meno di un mese fa la camera dei deputati aveva apportato modifiche al testo presentato. I deputati secondo me giustamente avevano eliminato dal testo l’equiparazione tra biologico e biodinamico.
Questa equiparazione non ha nessun fondamento scientifico secondo la quasi totale maggioranza degli esperti del settore.
Apparentemente la procedura appare rapida, in realtà ci sono voluti oltre dieci anni al parlamento per varare una legge sul settore Bio.
L’Italia è leader in Europa in questo segmento che ogni anno diventa sempre più importante.
Sono più di ottantamila in Italia le aziende che hanno la certificazione Bio. E sono due milioni gli ettari coltivati con questa metodologia e dal 2010 sono raddoppiati.
Nel 2021 nonostante la pandemia gli acquisti di prodotti Bio nel nostro paese hanno raggiunto un ammontare di 7,5 miliardi di euro.
L’Italia avrà finalmente una legge per il BIO
Il disegno di legge che concerne le disposizioni per lo sviluppo e la competitività della produzione agricola e agroalimentare con metodo biologico prevede importanti novità.
Verrà introdotto ed assegnato il marchio “Bio Italiano” e saranno quanto prima definiti i Biodistretti.
Questo consentirà di portare le produzioni sostenibili dal 16 % attuale al 25 %.
L’Italia deve svolgere un ruolo decisivo nell’ambito del Green Deal – Piano Verde Europeo per la sostenibilità e della Farm to Fork che significa Dalla Fattoria alla forchetta.
Questo piano decennale messo a punto dalla Commissione Europea vuole indirizzare la transizione verso un nuovo sistema alimentare equo, sano e rispettoso per l’ambiente.
E sicuramente le filiere e le produzioni Bio vanno in questa ormai obbligatoria direzione.
I terreni coltivati biologicamente sono sostenibili e non inquinati. Incrementare le produzioni biologiche significa aumentare le esportazioni nei mercati che già acquistato i prodotti Bio italiani e conquistarne di nuovi.
Secondo tutte le associazioni di settore finalmente è stata riconosciuta la giusta importanza alla filiera Bio e agli alimenti e ai prodotti che ne derivano.
Umberto Faedi
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