Il Lessini Durello e le sue bollicine sono un ottimo aperitivo. Questo leggevo qualche tempo va in una rivista di vino ma, dal mio punto di vista, questa affermazione è riduttiva. Il vitigno Durella con la uva dalla buccia spessa e un’acidità importante, un tempo usato in modo improprio oggi è estremamente valorizzato dal Metodo Classico.
Le colline, siamo a circa 600 metri, e il terreno vulcanico dei Monti Lessini permette a quest’uva rustica di regalare nel bicchiere sentori davvero interessanti. La zona collinare tra Verona e Vicenza con il suo suolo ricco dona all’uva Durella il nutrimento necessario per dare vita ad un prodotto piacevole e versatile. Ma non sempre è stato così: da quest’uva antica (uva Durasena) fino agli anni ’80 del secolo scorso si produceva un vino dotato di un’altissima acidità, quasi imbevibile da solo, che veniva venduto per il taglio di altri vini.
Oggi c’è un disciplinare autonomo per il Lessini Durello per la versione prodotta per circa l’80% con il metodo tradizionale italiano (Martinotti) e per il restante 20%con il Metodo Classico, denominato Riserva che richiede, minimo, 24 mesi di affinamento sui lieviti.
Di questo vino italiano che ha saputo farsi largo nel panorama dei vini veneti più famosi, è importante parlare anche perché è chiara dimostrazione dell’abilità dei nostri enologi e dei nostri viticoltori.
Durello and Friends 2017, la manifestazione che per oltre un mese cerca di raggiungere un sempre maggior numero di persone in attesa della “tre giorni” finale (che quest’ anno si svolgerà da venerdì 17 a domenica 19 novembre) è un’ottima proposta. Apertura in anteprima il venerdì al Due Torri di Verona e due giorni nello spazio Wine2Digital di VeronaFiere per degustare le etichette di 50 produttori.
Già da ora però, in tutta la provincia, nei locali amici del Durello che esporranno l’adesivo “Qui si beve Durello”, la clientela che si presenterà con il modulo scaricabile dal sito www.montilessini.com (necessarie quattro consumazione in esercizi diversi) potranno avere uno sconto sul biglietto di ingresso alla manifestazione.
L’iniziativa Durello and Friends, che è cresciuta negli anni, ha portato molte persone a scegliere il Lessini Durello come vino sia da aperitivo che come ottimo abbinamento ai piatti della tradizione. Formaggi a media stagionatura (suggerito l’Asiago DOP), i salumi ma anche un bel Risotto alla veneta con Radicchio di Verona IGT mantecato al Monteveronese DOP.
Il Durello vino versatile dicevamo, sicuramente da provare anche su piatti più impegnativi come il Baccalà alla Vicentina o la Trippa in umido o un bel risotto al tartufo visto che siamo in stagione.
Sorso dopo sorso il Durello con le sue note fresche prepara il palato ad accogliere ogni sapore.
Il nostro consiglio quindi è quello di programmare un bel fine settimana in una delle tante strutture accoglienti che si trovano su queste colline, per godere di uno splendido panorama, insieme alla buona cucina e gustare il Durello in tutte le sue sfumature.
R.C.
Grazie per aver letto questo articolo...
Da 15 anni offriamo una informazione libera a difesa della filiera agricola e dei piccoli produttori e non ha mai avuto fondi pubblici. La pandemia Coronavirus coinvolge anche noi. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati, in questo periodo, è semplicemente ridotta e non più in grado di sostenere le spese.
Per questo chiediamo ai lettori, speriamo, ci apprezzino, di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di lettori, può diventare Importante.
Puoi dare il tuo contributo con PayPal che trovi qui a fianco. Oppure puoi fare anche un bonifico a questo Iban IT 94E0301503200000006351299 intestato a Francesco Turri