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L'”eroica” vendemmia settembrina di Bisol1542

L'"eroica" vendemmia settembrina di Bisol1542 L'annata 2024 è destinata ad esaltare l'aromaticità della Glera, lo storico vitigno che ha reso famoso il Prosecco di Valdobbiadene

L'”eroica” vendemmia settembrina di Bisol1542

Matteo Lunelli, presidente e amministratore delegato del Gruppo Lunelli

L’annata 2024 è destinata ad esaltare l’aromaticità della Glera, lo storico vitigno che ha reso famoso il Prosecco di Valdobbiadene in Italia e nel mondo.

Sulle colline di Valdobbiadene, Patrimonio dell’Unesco, si preannuncia una vendemmia storica in casa Bisol1542, l’azienda del Gruppo Lunelli che da cinque secoli interpreta le molteplici e variegate sfumature delle “Rive” (i cru francesi). 

Nei vigneti “eroici” di Santo Stefano di Valdobbiadene tutto è pronto – come da tradizione – per la raccolta delle uve che hanno reso famoso il Prosecco in Italia e nel mondo. 

Un orizzonte temporale che fa ben sperare sull’esito di un anno di sforzi, sacrifici e fatica tra i filari della Denominazione d’Origine Controllata e Garantita.

La bontà delle scelte dei tecnici dopo le piogge primaverili e il caldo di agosto

Uno splendido grappolo di Glera (photo Mattia Mionetto)

I grappoli di Glera nei vigneti dell’azienda Bisol1542 saranno vendemmiati nella seconda metà di settembre. 

Le uve potranno così beneficiare di temperature più miti dopo il caldo torrido e afoso di agosto. 

Il clima più fresco contribuirà a preservare le peculiarità aromatiche del vitigno Glera e il profilo che definisce e distingue nel calice le sfumature del Valdobbiadene Prosecco Superiore Bisol1542.
L’andamento della stagione 2024, per via di una primavera estremamente piovosa, conferma la bontà delle scelte messe in campo dal team tecnico di Bisol1542.
Gli interventi sono stati attuati in un’ottica di massima sostenibilità: concimazioni organiche mirate e contenute per evitare un eccessivo germogliamento delle piante, defogliazione della fascia-grappolo per evitare la creazione di condizioni di eccessiva umidità, lavorazioni leggere tra i filari per non sovraccaricare i suoli resi più fragili dalle abbondanti precipitazioni e cicatrizzanti post-grandine a salvaguardia della sanità delle uve.

La cura del vigneto nell’ottica della tutela e salvaguardia del territorio

 

La cantina Bisol a Santo Stefano di Valdobbiadene

La rigorosa cura del vigneto si traduce sempre in tutela e salvaguardia del territorio. 

Quella in corso si è rivelata un’annata particolarmente fresca e piovosa, in cui a metà del cammino già si è superato il carico medio di precipitazioni che caratterizza normalmente il meteo sulle ripide colline di Valdobbiadene.
In particolare nella zona tutelata dalla Docg la pioggia cumulata tra gennaio e luglio ha raggiunto i 1.140 millimetri in soli 7 mesi, a fronte di una media storica annua di 950 millimetri. 

Nel territorio di Valdobbiadene i valori sono risultati addirittura superiori: 1360 millimetri contro una media storica annua di 1130 millimetri.

Le condizioni climatiche estreme hanno influenzato il ciclo vegetativo


Questi dati analitici raccontano in modo significativo quanto
le condizioni climatiche estreme quest’anno abbiano influenzato il ciclo vegetativo della Glera.

 
A Valdobbiadene, dopo un inizio caratterizzato da una maturazione accelerata, con un anticipo che ha raggiunto ad aprile i dieci giorni, il meteo fortemente instabile ha determinato un rallentamento del ciclo che ha successivamente fatto da preludio ad un mese di giugno fresco e piovoso, che ha complicato il già impegnativo lavoro.

Ecco perché l’evoluzione della stagione rende decisiva la costante valutazione della maturazione delle uve.

 E Bisol1542 in questo è un’azienda modello che attraverso la scelta della “Vendemmia Originaria”, seleziona i grappoli gustativamente maturi e capaci di esprimere al meglio il corredo aromatico, territoriale e varietale della Glera.

Come saranno i vini dell’annata 2024? La risposta: freschi, sapidi e aromatici

A questo punto i wine lover si chiederanno come saranno i vini dell’annata 2024. I tecnici dell’azienda Bisol1542, a pochi giorni dalla ve ndemmia, sono già in grado di rispondere. 

“I vini del 2024 si caratterizzeranno per una spiccata sapidità minerale, una freschezza vivace e un profilo aromatico complesso. 

Le note fruttate tipiche della Glera saranno esaltate da sentori floreali e agrumati, mentre l’acidità contribuirà a garantire una lunga persistenza gustativa”. 

La vendemmia 2024 rappresenta una nuova sfida superata con successo da Bisol1542. 

I vini che nasceranno da queste uve saranno un omaggio alla tenacia dei vignaioli e alla capacità di adattarsi ai cambiamenti climatici, offrendo agli appassionati un’esperienza sensoriale unica e indimenticabile.

Matteo Lunelli: “Il nostro impegno? Produrre dei vini sartoriali”

«Prosegue il nostro impegno per raccontare nel calice la straordinaria biodiversità delle colline di Valdobbiadene, individuando il talento di ciascun vigneto», ha dichiarato Matteo Lunelli, presidente di Bisol1542 e amministratore delegato del Gruppo Lunelli, di cui Bisol1542 fa parte da un decennio. 

«Continuiamo – ha aggiunto –  il percorso avviato nell’ultimo triennio per creare vini sartoriali, espressione del carattere peculiare e inconfondibile di ogni annata e delle diverse sfumature delle colline di Valdobbiadene Patrimonio dell’Umanità. 

Nel 2024 la stagione vegetativa ha richiesto un impegno forte da parte del team tecnico in campagna e anche in vendemmia adotteremo quelle tecniche che mirano a preservare al massimo la qualità dell’uva, come l’utilizzo prevalente di bins e la pressatura di uva intera. 

Auspichiamo che le condizioni climatiche al momento della raccolta dei grappoli in vigna permettano di esaltare il profilo aromatico della Glera per una collezione di Prosecco Superiore che racconti questa annata e sia uno specchio fedele dei vigneti cui dedichiamo con passione le nostre energie”.

In alto i calici. Prosit! (GIUSEPPE CASAGRANDE)


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