Vino e Ristoranti

Lemelæ, la  cucina nordica di Andrew

Lemelæ, la  cucina nordica di Andrew Il giovane chef di Gallio s’ispira alla tradizione del fuoco e della brace

Lemelæ, la  cucina nordica di Andrew

Andrew lo chef

Il giovane chef di Gallio s’ispira alla tradizione del fuoco e della brace per  valorizzare nei piatti i prodotti locali

Provocante certo! 

Ma se capita diventa raffinata e anche delicata. E’ la cucina del “Lemelæ” a Gallio, new entry nel vasto panorama della ristorazione dell’Altopiano di Asiago. 

Andrew Lunardi, 28 anni, motivato e coraggioso chef ha scelto di guardare a Nord nel proporre piatti che valorizzano le materie prime del territorio attraverso la raccolta diretta o la collaborazione con piccoli produttori della zona. 

Dalla pecora di Foza alle mucche dell’Altopiano; dai formaggi di malga alla selvaggina locale, dalle parti vegetali a quelle floreali: tutto proviene dal territorio che circonda Gallio dove Andrew ha deciso di aprire il suo ristorante (situato poco prima della rotonda) dopo un percorso di arricchimento professionale lo ha spinto a spostarsi anche all’estero, in particolare in Svezia. 

Qui ha perfezionato il concetto di cucina nordica, quella del fuoco della stufa. 

Andrew e Luigi Costa direttore della guida Venezie a Tavola 

Esperienza che, assieme a quelle stellate a fianco di nomi del calibro di Norbert Niederkofler in val Badia e all’Hisa Franko in Slovenia, lo hanno condotto a conoscere e perfezionare una cucina territoriale sostenibile basata sulla valorizzazione degli elementi presenti in natura. 

Il nome “Lemelæ” è quello della contrada di famiglia, autoctona di Gallio, da dove è partita la sua mission. 

Dice Luigi Costa, direttore della Guida Venezie a Tavola: “I giovani ‘capitani coraggiosi’ esistono ancora. 

Uno è sicuramente Andrew Lunardi. La sua cucina è identica al suo modo di essere: un salto in alto. 

E quando atterri, finito il piatto, respiri la stessa sensazione di libertà. 

Perché Andrew prima di diventare cuoco, è stato campione di salto dal trampolino con gli sci”.  

Nato e cresciuto sull’Altopiano di Asiago,  Andrew ha frequentato l’istituto alberghiero intitolato a Mario Rigoni Stern, prima di avviare il suo percorso formativo con chef stellati.

Tre menu degustazione

E’ una piacevole scoperta la cucina che vede nel fuoco e nella brace i cardini del percorso degustativo proposto. 

“Il mio menù – dice Andrew – è in continua evoluzione in quanto cambia al ritmo delle stagioni e all’estro. 

Rimane minimalista ed essenziale com’è nello stile del locale che richiama concetti scandinavi. 

C’è una forte identità nordica che si fonde perfettamente ai prodotti  raccolti nel territorio dell’Altopiano, che restano i protagonisti indiscussi dei piatti”. 

Per questo ogni piatto racconta una storia ed è curato nei minimi dettagli. 

Porzioni mai invasive ma dal gusto immediato, avvolgente.

 Tre menu degustazione (tre piatti 45 euro, 5 piatti 60 euro, 8 portate 80 euro) presentati in modo rapido ma esaustivo da Lorenzo che cura il servizio di sala.

Sicuramente va assaggiato il salmerino con panna affumicata e gemme di abete. 

Per gli amanti, ottime le lumache alla brace con erbette e ribes. Fra i primi i ravioli con stracotto di maiale, kefir e larice. 

Particolari, ma perfetti gli gnocchi alla brace amari di ricotta e ginepro; in alternativa le caserecce con capriolo, olivella spinosa e uova di trota. 

Piatto che caratterizza il ristorante e preferito dallo chef è la pecora di Foza alla brace con erbe e salsa Kosji. 

Andrew Lunardi ha riproposto un piatto dimenticato: il barbusto. Ovvero burro acido con mirtilli rossi. 

Una piacevole scoperta. 

Non manca mai il tagliere di formaggi di malga. Peccaminosa la selezione di dessert dolci e non dolci, dove lo yogurt ha in ruolo dominante. 

La cantina è in evoluzione in quanto la scelta dei vini si concentra su micro aziende, anche estere, che condividono la stessa filosofia del “Lemelæ” per ciò che riguarda la coltivazione naturale e la vinificazione, rispettando il prodotto nella sua essenza. 

Il ristorante, che negli arredi richiama lo stile minimal scandinavo, osserva la chiusura il martedì. 

Sempre aperto nelle stagioni invernali ed estive. 

Dispone di una trentina di coperti, nel fine settimana consigliata la prenotazione allo 0424/65654 o al 379/2453847.


Grazie per aver letto questo articolo...

Da 15 anni offriamo una informazione libera a difesa della filiera agricola e dei piccoli produttori e non ha mai avuto fondi pubblici. La pandemia Coronavirus coinvolge anche noi.
Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati, in questo periodo, è semplicemente ridotta e non più in grado di sostenere le spese.
Per questo chiediamo ai lettori, speriamo, ci apprezzino, di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di lettori, può diventare Importante.
Puoi dare il tuo contributo con PayPal che trovi qui a fianco. Oppure puoi fare anche un bonifico a questo Iban IT 94E0301503200000006351299 intestato a Francesco Turri

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio