In un mercato variabile per tendenze e mode del momento, a tentare di individuare quelle che saranno le preferenze dei wine lovers per il 2022 ci ha provato Etilika. Quale rappresentante del canale web per il commercio del vino, il player è specialista nella ricerca e selezione di referenze italiane su cui concentra la sua attività. In base all’esperienza maturata nell’anno precedente ha tentato di anticipare quelle che saranno le influenze maggiori per le intenzioni di acquisto nel nuovo anno.
La Sostenibilità sarà certamente l’aspetto primario a cui guarderanno i consumatori e tutti gli operatori del mondo del vino a partire da coltivazioni e produzioni. Sempre più apprezzate quelle aziende che sviluppano cicli di sostenibilità, prevedendo in proprio la produzione di energia necessaria alle attività e impiegando materiali riciclati per il confezionamento e il packaging, a partire dalle bottiglie.
Insieme a queste anche le Aziende che si dedicano a progetti sociali e a produzioni biodinamiche, biologiche, naturali e vegane. Tutte queste categorie di vini vedranno il loro trend in continua crescita come è stato anche per il 2021, dove hanno trovato molto spazio anche nella comunicazione di settore tra guide e testate giornalistiche.
Altra tendenza che si conferma in aumento negli ultimi anni è quella di scegliere i vini dalla gradazione alcolica più bassa per motivi diversi. Se da una parte l’attenzione alla salute e all’alimentazione rappresentano l’aspetto principale, dall’altra si è sviluppata nel tempo una preferenza verso i vini più leggeri da bere. Quelli di gradazione intorno a 12,5% gradi alcolici su cui si attestano vini più snelli, che consentono maggiore agilità nel consumo e di cui l’ampia produzione italiana degli autoctoni e molto fornita e, che nel contempo consentono di riscoprire tradizioni e territorio.
Da questo discorso esulano naturalmente i grandi classici come ad esempio l’Amarone, per cui vista la particolare tecnica produttiva l’elevata gradazione alcolica è imprescindibile. Un altro trend che si riconferma anche per il 2022 è quello dei vini frizzanti che incrementano il loro gradimento nel pubblico anche attraverso le versioni in rosso, come i rifermentati in bottiglia (mediante aggiunta di zucchero e lieviti) e quelli imbottigliati durante la fermentazione, che garantiscono una “bollicina” naturale.
Tra le regioni protagoniste di fianco ai soliti noti Toscana, Piemonte, Veneto e Alto-Adige emerge il Trentino, spesso confuso con l’area precedentemente menzionata ma che invece rappresenta una viticultura distinta da questa. Caratteristiche di personalità propria che emergono soprattutto negli spumanti, come il Trento Doc che raccoglie sempre più estimatori.
Per quanto riguarda le modalità di acquisto, le vendite online anche grazie agli sviluppi della pandemia hanno registrato un grande incremento, stimato già nel 2020 intorno al 110% e che proseguirà anche per quest’anno. Un periodo ormai abbastanza indicativo nel quale la fiducia del consumatore si è consolidata, soprattutto per gli acquisti di fascia medio alta e per quei vini difficilmente reperibili nelle enoteche sul proprio territorio.
Bruno Fulco
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