Le nuove regole della strada mettono a dura prova il settore vitivinicolo italiano
Il recente inasprimento delle sanzioni per chi guida sotto l’influenza dell’alcol sta provocando un drastico calo dei consumi di vino in Italia. Un’indagine condotta su oltre cinquanta ristoratori ha evidenziato un trend comune: le ordinazioni di vino sono diminuite in modo significativo.
“Prima le coppie ordinavano una bottiglia, ora si limitano a un calice”, racconta un ristoratore di Lido Estensi. “La paura delle multe ha cambiato le abitudini dei nostri clienti”. Un collega di Argenta conferma: “Molti preferiscono rinunciare a un secondo bicchiere per evitare di rischiare”.
Questo fenomeno non è circoscritto alla Romagna. In tutto il Paese, i ristoratori segnalano un calo delle vendite e cercano soluzioni per incentivare i clienti a consumare vino in sicurezza. L’utilizzo di servizi come Uber potrebbe rappresentare una risposta, ma la copertura territoriale è ancora limitata.
Le piccole aziende vitivinicole sono le più colpite da questa situazione. La diminuzione del turismo enogastronomico, legata alla paura di guidare dopo aver degustato il vino, sta mettendo in crisi molte realtà locali. Per sostenere queste imprese, sarebbe necessario incentivare la mobilità sostenibile, ad esempio attraverso l’erogazione di sgravi fiscali per le aziende che offrono servizi di trasporto ai propri clienti.
Nel frattempo, i grandi produttori, che esportano una quota significativa della loro produzione, stanno subendo un impatto minore. Tuttavia, anche per loro la situazione è preoccupante, poiché il mercato interno rappresenta una fetta importante del loro fatturato.
L’obiettivo di ridurre gli incidenti stradali è certamente condivisibile, ma l’attuale normativa sembra penalizzare in modo eccessivo il consumo moderato di alcol. Mettere sullo stesso piano l’uso di stupefacenti e il consumo di un bicchiere di vino appare ingiusto e controproducente.
I dati mostrano chiaramente che negli ultimi anni il numero degli incidenti stradali è in costante diminuzione. Ciò significa che altre misure, come l’intensificazione dei controlli e l’educazione stradale, hanno già portato a risultati significativi. L’inasprimento delle sanzioni per l’alcol al volante, così come è stato attuato, rischia di penalizzare un intero settore economico senza portare benefici concreti in termini di sicurezza stradale.
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