L’Australia reagisce con veemenza al divieto di vendere il suo “prosecco” in Nuova Zelanda
La decisione del governo neozelandese di vietare vendita nel sui territorio del “prosecco” australiano ha fatto infuriare la potente AGW – Australian Grape & Wines l’associazione che riunisce oltre 2500 viticoltori e 5000 produttori di uve da vino.
L’accordo stipulato tra la UE e il governo della Nuova Zelanda prevede che entro i prossimi cinque anni sarà vietata la commercializzazione del vino aussie che imita il nostro pregiato vino.
L’accordo è stato siglato per tutelare lo spumante italiano DOC e DOCG da una delle tante contraffazioni e imitazioni.
L’Ufficio Marchi della UE ha definito il Prosecco il più famoso vino d’Europa assieme allo champagne.
In Australia le leggi correnti prevedono che il termine Prosecco come altri nomi può essere utilizzato legittimamente quale indicatore di una determinata varietà di uva.
E questo anche quando un vitigno è registrato come IGP – Indicazione Geografica Protetta come nel caso del Prosecco.
Quindi il Consorzio di Tutela ha giustamente sollecitato la Commissione Europea a stipulare un accordo con il governo della Nuova Zelanda dato che le leggi aussies non rispettano i regolamenti della UE in materia di riconoscimento delle IGP.
Questo importante accordo segue quello recentemente siglato con la Repubblica Popolare Cinese sulla tutela del marchio Prosecco IGP in quella nazione.
Il giro d’affari del “prosecco” australiano in Nuova Zelanda non è di poco valore.
Da Giugno 2021 a Giugno di quest’anno sono state vendute dai produttori ed esportatori aussies 750.000 bottiglie del vino fasullo per un valore che ammonta a 3,5 milioni di dollari.
La produzione dell’imitazione del Prosecco si aggira intorno ai 15 milioni di bottiglie secondo una stima riferita alla vendemmia di quest’anno. Il valore totale di falso Prosecco venduto ammonta a ben 60 milioni di dollari.
Grossi gruppi produttori e distributori quali Accolade Wines, Brown Brothers, Dal Zotto e Grant Burge Wines hanno ampliato dallo scorso anno la loro produzione e chi non lo aveva ha inserito nelle referenze la tipologia prosecco e prosecco rose’.
Umberto Faedi
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