Curiosità

L’Antico Egitto, una mitologia che “rivive” nel gioco

Sicuramente il mondo antico è uno di quegli universi che si è rivelato essere tra i più prolifici per quanto riguarda l’ispirazione stessa e la “conversione” in tantissimi altri media come film, videogiochi, cartoni animati, libri, giochi da tavolo, serie animate, meme su Internet, gadget di ogni tipo e così via.

Il mondo della Grecia classica, quello più freddo e guerriero dei Vichinghi, i misteri di quello Indiano, il fascino della mitologia del vasto Oriente sono, infatti, da sempre avvicinati a quello che forse più di ogni altro ha sbizzarrito la fantasia dei suoi autori.

Quello egizio infatti, ancora oggi, rivive più potente che mai. Uno degli ultimi esempi è di sicuro il videogioco Assassin’s Creed: Origins (2017). Ennesimo capitolo di una delle serie più popolari di adesso dove, questa volta, una versione modificata dell’Animus porterà il giocatore nel contesto dell’antico Egitto fra divinità, intrighi e culti di ogni tipo.

Sempre a proposito di giochi, inoltre, non vanno neanche dimenticati quelli d’azzardo come le slot machine ed ogni altra fonte di divertimento e azzardo sviluppata da Novomatic in maniera professionale e sicura.

Dal punto di vista visivo, invece, si possono ricordare tutti i vari tasselli della serie di film de La Mummia, inclusi quelli più vecchi in bianco e nero che la incoronano tra i classici dell’orrore, oppure la serie animata Mummies Alive! – Quattro mummie in metropolitana andata in onda verso la fine degli anni Novanta.

Effigi e rappresentazioni degli antichi dei egizi, insomma, sono ancora presenti nell’immaginario collettivo grazie soprattutto al fatto che tali divinità venivano rappresentate con delle forme a metà tra quella umana e quella di un animale. Ovviamente il tutto era perfettamente “consono” rispetto ai tempi di allora poiché tali animali erano quelli più comuni con i quali ci si rapportava, in maniera più o meno pacifica.

Potremmo ad esempio immaginare il possente falco la cui testa splende sulle teste di Horus e Ra, da non confondere tra loro come dimostra la nota slot online Book of Ra, il ben più esile ibis su quella di Ash, dio benefico protettore delle oasi e dei vigneti, l’onnipresente gatto su quella di Bastet, passata da dea della guerra a quella della fertilità e della nascita, la curiosa rana su quella di Heket, dea della rigenerazione, e così via.

Purtroppo anche il male ed il caos erano presenti a quei tempi e quindi, per forza di cose, andavano rappresentati in qualche maniera. Visto che occorreva collegarvi degli animali piuttosto “negativi” possiamo citare lo sciacallo Anubi, dio dei morti e della mummificazione, il serpente Apopi, la rappresentazione del caos, e tantissimi altri ancora.

Un ruolo particolare veniva poi ricoperto da Sobek e da Seth nonostante il loro aspetto. Il primo aveva una testa di coccodrillo e poteva rivelarsi sia molto protettivo che estremamente violento mentre, il secondo, una di sciacallo e pare che si sia riconciliato con la sua famiglia dato che uccise il fratello Osiride.

Quest’ultimo aveva poi una forma umana al pari dell’amata Iside, del potente Amon – Ra, del bel Amon, del curioso Geb ed anche dell’equilibrata Maat giusto per fare un paio di esempi.


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Redazione

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