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La Retrobottega romana si racconterà a Identità Golose

Anche Retrobottega partecipa a Identità Golose di Milano che dal 23 al 25 marzo 2019 svolge la XV edizione dopo il primo congresso italiano di cucina d’autore del gennaio del 2005, vetrina della nostra cucina e finestra su quella di altri Paesi.

A un anno dalla riapertura del locale sito a Roma tra Piazza Navona e il Pantheon, i due proprietari, soci, amici, chef di Retrobottega, Giuseppe Lo Iudice e Alessandro Miocchi, si presentano a Identità Golose per raccontare la loro storia e l’evoluzione del loro progetto, che è partito da un semplice (per modo di dire) ristorante e si è espanso in un RetroPasta e in un RetroVino, prosieguo di un disegno che quando sta nella testa è come mezzo compiuto.

Lo Iudice e Miocchi, da sempre con l’idea fissa di creare qualcosa di personale e unico, anche al limite dell’incoscienza come amano dire, nel raccontare le rivoluzioni in sala e le evoluzioni in cucina a Milano hanno previsto di esibirsi in una forma diversa di linguaggio componendo una “meta-storia” grafica del percorso con l’aiuto del cartoonist Joshua Held.
È la prima volta che un racconto di cucina diventa una storia vignetta in diretta.

Ma forse quello che più conta nella storia dei due chef, ossia del locale “Retrobottega”, è che ogni settimana (il lunedì) tutta la squadra va a raccogliere erbe selvatiche, frutti spontanei, tuberi, licheni e radici in diverse aree incontaminate dell’Abruzzo ed i piatti serviti lo dimostrano. «Il vegetale selvatico è una parte integrante del nostro percorso e della nostra identità culinaria. Raccogliamo frutti selvatici insieme ad un etnobotanico che è parte della nostra squadra, imparando molto e scoprendo nuovi sapori. un nostro modo per riflettere sull’eticità del cucinare».

Per i curiosi che non possono andare a vederli a Milano Congressi questo è il link che descrive chi è e fa Retrobottega https://www.retro-bottega.com/.

Sintetica descrizione professionale dei protagonisti:
Giuseppe Lo Iudice, salernitano di nascita, cresciuto nelle cucine tra New York, Londra e Berlino, ha lavorato al Bulgari Hotel di Milano e al ristorante “Il Pagliaccio” di Roma.
Alessandro Miocchi è cresciuto nelle cucine di Enrico Crippa, Antonio Guida e Anthony Genovese.
Alessandro di Tizio è l’etnobotanico, con studi di cucina e una passione sfrenata per l’Abruzzo.

Maura Sacher


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