
L’Emilia-Romagna guida la classifica delle regioni con più ricette (12), seguita da Piemonte, Toscana e Campania con 11. Ogni formato e condimento racconta una storia, dal ragù emiliano alla Norma siciliana
In Italia, oggi, c’è un amore vivo e pulsante per un alimento semplice ma straordinario: la pasta. Ogni giorno, più della metà degli italiani si siede a tavola per gustare un piatto fumante, un rito che si ripete da regione a regione, da nord a sud.
Al sud, dove il sole bacia i campi di grano duro, la pasta è regina incontrastata. Sette italiani su dieci la consumano quotidianamente, celebrando la tradizione con ricette tramandate di generazione in generazione. Al nord, nonostante un consumo leggermente inferiore, la passione non è da meno, con quattro italiani su dieci che non rinunciano al loro piatto preferito.
Unione Italiana Food, custode delle tradizioni culinarie, intraprende un viaggio alla scoperta delle 200 ricette regionali di pasta, un tesoro di sapori e saperi. Ogni regione, come un piccolo mondo a sé, custodisce gelosamente i propri segreti: l’Emilia-Romagna, con le sue dodici ricette, primeggia in questa sinfonia di gusti, seguita da Piemonte, Toscana e Campania, ognuna con undici gioielli culinari.
Le forme della pasta si moltiplicano, ognuna con un nome evocativo e una storia da raccontare: corta o lunga, liscia o rigata, piena o bucata. E poi ci sono i condimenti, un trionfo di ingredienti che variano a seconda della regione: pesce fresco in Sicilia, carni succulente in Sardegna, verdure di stagione in ogni angolo del paese.
La fama della pasta italiana varca i confini nazionali, conquistando i palati di tutto il mondo. La pasta alla Norma, gli gnocchi alla sorrentina, i tortellini, i culurgiones e la carbonara sono solo alcune delle stelle di questo firmamento gastronomico. E nella classifica di TasteAtlas, la pasta ‘ncasciata siciliana, i bigoli all’anatra veneti e la carbonara laziale brillano tra i migliori piatti al mondo.
I pastai, artigiani custodi di antiche tradizioni, non si accontentano di preservare il passato, ma guardano al futuro con occhi curiosi e mani sapienti. Investono in ricerca e sviluppo, creando nuovi formati e paste speciali, per soddisfare i gusti in continua evoluzione dei consumatori.
Il nutrizionista Luca Piretta, infine, svela il segreto di tanta bontà: “Si dice pasta, ma si legge Dieta Mediterranea”. Un piatto completo ed equilibrato, che unisce il piacere del gusto al benessere del corpo e della mente.
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